Due nuove aree interne sono state assegnate all’Umbria: Trasimeno e Media Valle del Tevere

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Sono state assegnate alla Regione Umbria dal Ministero per il Sud e la Coesione territoriale due nuove aree interne, un importante risultato che porta a cinque le aree interne della nostra Regione con cinquantanove Comuni complessivamente interessati dalla strategia a cui si sommano i cinque Comuni di agenda urbana. “Il lavoro portato avanti con il Ministero per il Sud e la Coesione territoriale ha portato i suoi risultati – ad affermarlo è l’Assessore Paola Agabiti – in questi mesi insieme agli uffici della Giunta, abbiamo avuto costanti interlocuzioni sia a livello politico con il Ministro Carfagna, che ringrazio per l’attenzione mostrata alle esigenze del nostro territorio, sia a livello tecnico con la struttura dell’Agenzia per la Coesione per costruire un percorso coerente al raggiungimento dell’obiettivo che come Regione ci eravamo posti. Un risultato non scontato, vista la forte concorrenza e il fatto che la nostra Regione, di piccole dimensioni, aveva già tre aree interne e cinque Comuni inseriti nella Strategia Agenda Urbana.

“Ad entrare nella Strategia – continua Agabiti – sono l’Unione dei Comuni del Trasimeno, che attraverso questo percorso si trasforma da ITI in area interna, un percorso che si è reso necessario, vista la ritrosia da parte della Commissione Europea a riconoscere strategie territoriali che non rientrano nella SNAI e la Media Valle del Tevere, dove nella costruzione del percorso sono state superate le resistenze dovute ad un orientamento nazionale che preferiva Comuni appartenenti ad un’unica Provincia. Il riconoscimento consentirà a questi territori di poter beneficiare di risorse dedicate, in particolare lungo due direttrici: i progetti di sviluppo locale, che sono finanziati principalmente con fondi europei dalla Regione Umbria e gli interventi sui servizi essenziali, finanziati con i fondi nazionali. Finalità della SNAI è rendere questi territori a rischio di abbandono nuovamente attrattivi creando una nuova domanda e nuova offerta lavorativa incentivando lo sviluppo dell’area. Si agirà principalmente sui servizi di base come istruzione, sanità e trasporti, per la quale le nuove aree beneficeranno immediatamente di un contributo nazionale di 4.000.000 di euro, una grande opportunità per questi territori di costruire una rete di servizi in grado di contrastare il calo demografico e favorire l’inclusione sociale. Come Regione l’investimento, per le cinque aree interne, sarà consistente impiegando una quota importante di risorse della nuova programmazione FESR e FSE 2021-2027 per un importo superiore ai 45.000.000 di euro”.

Nei prossimi giorni proseguiranno gli incontri sia con le nuove aree interne, sia con le tre già previste nella vecchia programmazione al fine di meglio definire le differenti strategie d’area.