Una nuova campagna di scavi archeologici è partita nei giorni scorsi nel territorio di Castiglione de Lago, dopo due anni di forzato stop a causa della pandemia. Le indagini vedono all’opera circa venti ricercatori statunitensi, tra archeologi e studenti, di The Umbra Institute, DePauw University di Greencastle (Indiana, USA), e Associazione Acqua, sotto la direzione scientifica dei professori Rebecca Schindler e Pedar Foss: è sempre più numerosa la partecipazione degli studenti che saranno presenti sul nostro territorio per sei settimane.
Gli scavi sono eseguiti con la concessione del Ministero della Cultura e la supervisione della dottoressa Paola Romi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria.
Il progetto di ricerca “Trasimeno Archaeology Field School” è iniziato nel 2015 e prevede il recupero e valorizzazione dei beni archeologici presenti sul territorio del castiglionese, iniziativa nata grazie alla stretta collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, il Comune di Castiglione del Lago, The Umbra Institute di Perugia, il Dipartimento di Studi Classici della DePauw University di Greencastle (Indiana, USA), l’Archeo Trasimeno Odv e l’Associazione Acqua.
Nelle stagioni passate, le indagini hanno portato alla luce un insediamento romano di estese dimensioni con un excursus cronologico compreso tra il II sec. a.C. e il III sec. d.C.
Quest’anno le ricerche si sono concentrate in una nuova area produttiva a pochi chilometri dal centro di Castiglione, individuata grazie a una serie di indagini non invasive effettuate lo scorso autunno e che hanno evidenziato un nuovo insediamento di età romana che sicuramente contribuirà ad una sempre maggiore conoscenza del territorio di Castiglione del Lago e alla formazione di un nuovo museo archeologico del lago Trasimeno.
La ricerca, promossa anche per fini di valorizzazione delle aree archeologiche, prevede lo sviluppo di un’analisi dettagliata nel territorio del Comune di Castiglione del Lago sia attraverso l’impiego di metodologie tradizionali (ricognizione, scavo stratigrafico), sia di nuove tecnologie informatiche come “GIS mapping” e digitalizzazione di dati georeferenziati delle evidenze archeologiche presenti, al fine di comprendere appieno il rapporto tra la presenza di eventuali insediamenti e il territorio.
Il Comune di Castiglione del Lago e Archeo Trasimeno, rappresentato dal suo presidente Pietro Fiorentini, ripongono grandi aspettative dallo svolgimento delle ricerche.
Fiorentini e il sindaco Matteo Burico hanno visitato l’area di scavo nei giorni scorsi. «Noi puntiamo molto sullo sviluppo della cultura – ha dichiarato Burico – e vogliamo creare e sviluppare un’industria culturale per valorizzare al massimo le nostre ricchezze e i nostri tesori, per “vendere” il nostro territorio in chiave turistica ma alzando il livello. Noi ci siamo e ci saremo, utilizzando al meglio il nostro bilancio: il settore culturale è, e sarà sempre più, una delle principali priorità nella spesa del nostro comune».