Sono risultati parametri oltre i limiti di legge per tre dei nove campionamenti fatti da volontari e tecnici di Legambiente per valutare l’inquinamento microbiologico dei laghi Trasimeno e Piediluco. La campagna Goletta dei laghi 2022 ha riguardato canali e foci, considerati i principali veicoli con cui l’inquinamento causato da cattiva depurazione o scarichi illegali arriva negli specchi d’acqua. A causa della siccità molti dei campionamenti sono stati eseguiti nei laghi, poiché le portate dei canali si presentavano troppo piccole o addirittura inesistenti.
L’associazione ambientalista ha spiegato che novità di questa edizione, sono state le analisi fatte nel lago di Piediluco sull’azoto che in alte concentrazioni risulta nocivo. Alla foce del canale Medio Nera il valore è risultato superiore al limite massimo. I risultati dei monitoraggi sono stati illustrati durante una conferenza stampa a Perugia. Sono intervenuti tra gli altri Maurizio Zara, presidente di Legambiente Umbria; Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente nazionale Aps, Elisa Scocchera, portavoce di Goletta dei laghi. “A Piediluco abbiamo riscontrato un eccesso di azoto, rilevato nella sua forma più pericolosa e tossica, l’ammoniaca”, ha spiegato il professor Massimo Lorenzoni, del Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Perugia.
“È un problema che si sta cronicizzando – ha aggiunto – e che mostra tutta la sua gravità in un’annata tanto siccitosa come quella che stiamo vivendo. A tal proposito, va rilevata come particolarmente allarmante la siccità che ha colpito il Trasimeno che nei scorsi giorni ha fatto segnare meno 1,23 metri dallo zero idrometrico, superando cioè il livello considerato critico”. “I problemi d’inquinamento, attenzionati ormai da diversi anni, sono esacerbati da una siccità che andrà ad acuirsi. Serve piuttosto adottare le normative necessarie sugli scarichi e politiche di gestione improntate al risparmio idrico” ha detto Zara.