Festival delle bande e delle majorettes, ripartenza con tanto entusiasmo

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“Due anni di stop per chi svolge attività d’insieme, come nel caso della banda e dei gruppi di majorettes, comportano tante difficoltà quando si ricomincia. Ma essere tornati ad esibirci insieme davanti a un pubblico è stata un’esperienza esaltante, come un iniziare di nuovo” è il commento dei componenti della filarmonica Giuseppe Biancalana di Magione, presidente Enrico Cosci, che da quindici anni organizza il Festival che vede a Magione la presenza di gruppi bandistici e majorettes provenienti da tutta Europa.

“Una data doppiamente importante – spiega Cosci che è anche consigliere regionale dell’Associazione nazionale bande italiane musicali autonome (Anbima) – perché quest’anno festeggiamo i 170 anni della fondazione della nostra banda, una delle più antiche dell’Umbria, nata nel 1852 per iniziativa dei fratelli Stanislao e Costantino Nicolai.”
Il Covid, seppure in una situazione di maggiore tranquillità, ha purtroppo impedito ad alcuni gruppi provenienti dall’estero di poter partecipare. Non è mancata però all’appuntamento la banda ungherese Táti Mazsorett és Formáció che ha ormai un rapporto affettivo con Magione.

“Si – spiega Cosci – è infatti la terza volta che accettano il nostro invito e questo ci fa molto piacere perché si tratta di uno dei gruppi più importanti. Abbiamo poi avuto ospiti le bande di Amelia e Configni con le rispettive majorettes. Non possiamo tuttavia negare le difficoltà legate al post-Covid e ci aspetta un importante lavoro per cercare di ricoinvolgere, o trovare nuovi elementi, musicisti e majorettes. Intanto a metà settembre ripartono i corsi sia per majorettes che per musicanti”

“Ma l’entusiasmo non manca e ringrazio tutti i componenti per il lavoro svolto – conclude. – Quello di cui invece sentiamo l’esigenza è una sede adeguata per fare le prove. Ci stiamo lavorando, insieme all’amministrazione comunale, e speriamo di poter arrivare ad una positiva soluzione riuscendo anche a creare nel paese un amore per questa antica istituzione che appartiene alla sua storia e che, con la sua presenza alle manifestazioni del settore più importanti d’Italia e d’Europa, porta il nome del nostro paese dappertutto.”