Dopo alcuni mesi di lavori via Garibaldi è stata riaperta al transito riattivando cosi il collegamento più breve fra il centro storico di Castiglione del Lago e il lungolago, zona lido comunale porto turistico. Strada che necessitava da tempo di un intervento radicale per lo stato del manto stradale che presentava avvallamenti causati dalle radici di piante di pino presenti ai margini stradali. Il progetto realizzato dalla precedente amministrazione e finanziato principalmente con fondi ITI per un importo di circa duecentocinquantamila euro, dopo un iter burocratico complesso anche per gli atti autorizzativi per consentire l’abbattimento delle piante, finalmente con l’assegnazione delle lavorazioni e l’apertura del cantiere lo scorso anno trovava il pieno sostegno degli stessi cittadini.
A prescindere dal giudizio individuale dell’opera nel suo complesso, ci sono alcune situazioni emerse a opera finita che non possono che essere interessate da critiche a parer nostro giustificate. La mancata messa in quota delle caditoie stradali è inaccettabile visti gli avvallamenti presenti come nella situazione ante-opera. Le stesse caditoie per la raccolta dell’acqua piovana anziché essere posizionate lungo i cordoli del marciapiede, nella maggioranza dei casi sono state installate proprio in posizione da interessare il percorso dei veicoli che recepiscono appieno l’ingiustificato avvallamento.
Si può rilevare la stessa non messa in quota di tutti i tombini dei sottoservizi che provocano gli stessi effetti alla circolazione. Se la strada è stata riaperta al transito, quindi collaudata, con tanto di parere del Direttore Lavori incaricato e liquidazione dei lavori all’impresa esecutrice da parte della Pubblica Amministrazione, sembrerebbe tutto regolare ma per i cittadini che la percorrono non è cosi e un rimedio va pur trovato. Lo stesso sradicamento delle piante tolte non sembra essere realizzato come dovuto e necessiterà di altre spese che dovrà sostenere il Comune quando saranno messe a dimora le nuove piante come previsto in progetto.
Daniz Lodovichi
Pierino Bernardini