I militari della Stazione di Castiglione del Lago coadiuvati dai Carabinieri delle Stazioni CC di Passignano sul Trasimeno, Collazzone e Perugia Fortebraccio, congiuntamente ai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro di Perugia e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia, hanno effettuato un accesso ispettivo presso due cantieri edili attivi nel comune di Castiglione del Lago, dove due differenti ditte erano impegnate in lavori di ristrutturazione rientranti nel finanziamento pubblico denominato “Bonus 110%”.
Al termine degli accertamenti, iniziati nella mattinata e protrattisi fino al primo pomeriggio, i Carabinieri hanno deferito alla Procura della Repubblica di Perugia quattro soggetti, ritenuti presunti responsabili di varie violazioni della normativa inerente la sicurezza sui luoghi di lavoro, disciplinata dal D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche.
Nel corso del primo controllo un imprenditore è stato deferito in stato di libertà poiché, a seguito delle verifiche, è emerso che le tavole del piano di calpestio del ponteggio sarebbero state montate con una distanza dalla muratura di più di 20 cm e per il fatto che il datore di lavoro dell’impresa affidataria avrebbe omesso di verificare la congruità del piano operativo di sicurezza dell’impresa esecutrice con il proprio, prima che questo venisse trasmesso al coordinatore della sicurezza per l’esecuzione. Un secondo imprenditore è stato deferito in stato di libertà perché avrebbe omesso di redigere il piano operativo di sicurezza, obbligatorio per legge.
Il successivo controllo, sempre in un cantiere in cui si stavano svolgendo opere di ristrutturazione rientranti nel “Bonus 110%”, un altro imprenditore è stato deferito alla locale Procura della Repubblica poiché il quadro elettrico sarebbe risultato sprovvisto del dispositivo di emergenza e, in aggiunta, poiché il ponteggio sarebbe stato assemblato con componenti di diverse marche e privo del disegno esecutivo redatto da un ingegnere/architetto abilitato.
In ultimo, il titolare di un’altra impresa è stato deferito in stato di libertà, in qualità di coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, poiché non avrebbe adottato le opportune azioni di coordinamento e controllo dei lavoratori autonomi all’interno dell’area cantiere.
Nel corso delle attività ispettive, sono altresì state comminate ammende per complessivi € 7.002,47.