Piccoli gioielli della giovane cinematografia italiana hanno in chiuso in bellezza la rassegna “Magica è la Pieve”, edizione che ha fatto registrare ottima affluenza, grandi consensi da parte del pubblico e un’offerta artistica variegata e di pregevole qualità. I “Corti Corsari. I cortometraggi più belli dell’anno”, dieci folgoranti miniature in pellicola, sono stati proiettati nel cortile dello Spazio Kossuth lo scorso lunedì, presentati dal regista Lauro Crociani. L’evento, realizzato in sinergia con la Pro Loco di Città della Pieve, ha proposto opere selezionate dal “Corto Fiction International. Immagini e Suono”, Festival Internazionale del Film Breve, che hanno toccato con ironia, originalità, humour e profonda sensibilità temi di grande attualità legati a problematiche sociali e a temi come l’immigrazione.
Dal divertente “ Ritorno a casa” di Antonio De Gregorio e Mattia Marano a “The Bag”, fino al pluripremiato “Pizza Boy” di Gianluca Zonta, che racconta le disavventure notturne di Saba, porta pizze georgiano, in balia di un’umanità alla deriva, i corti hanno messo in luce prove attoriali e registiche di spessore. In “Come a Micono” di Alessandro Porzio un paesino quasi disabitato alla ricerca di turisti trova un’inaspettata ma umanissima soluzione al suo problema, mentre in “In zona Cesarini” di Simona Cocozza la verve partenopea condisce in modo gustoso un pranzo domenicale in cui il protagonista deve fare grandi rivelazioni alla sua famiglia. Ultima proiezione “Buffet” di Santa De Santis e Alessandro D’Ambrosio, rappresentazione grottesca, amara ed esilarante di un raffinato vernissage dell’upper class cittadina che vede i suoi partecipanti trasformarsi in un vorace manipolo di spietati commensali di fronte ad un ricco buffet gratuito. Premiato come miglior corto assoluto qualche anno fa, “Buffet” è un ritratto impietoso della “nuova barbarie umana, dell’ipocrisia, dell’avidità e dell’abietto individualismo che ha divorato il nostro bel paese”.
Ma mentre “Magica è la Pieve” archivia una nuova edizione di successo, resterà aperta invece, sempre presso lo Spazio Kossuth, la mostra “Ritratti” che espone opere di Wolfgang Alexander Kossuth, ritratti in scultura realizzati da Kossuth durante tutto il suo percorso artistico. Lo scultore, che proprio dal ritratto ha iniziato la sua ricerca artistica con il desiderio di scavare nell’animo umano, dal lì ha poi allargato la sua conoscenza ed ha ampliato le sue capacità tecniche applicandole a tutto il corpo umano sino ad arrivare ad opere che hanno superato i limiti del vero e realizzazioni surreali. Fra i personaggi immortalati da Kossuth c’è anche Giorgio Strehler, conosciuto durante i suoi anni in orchestra alla Scala, opera che oggi nell’anno del suo centenario è stata posta al Teatro Strehler a Milano. Il modello originale di questo busto sarà esposto insieme agli altri 34 ritratti di personaggi illustri della musica, della danza e della letteratura. L’allestimento resterà in mostra permanente sino al 20 Aprile 2023 e potrà essere visitato gratuitamente grazie al sostegno della Pro Loco di Città della Pieve.