Il tenore Terranova conquista l’Umbria e lancia un messaggio di sostegno all’opera e al canto lirico

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Il tenore Terranova conquista l’Umbria e lancia un messaggio di sostegno all'opera e al canto lirico

Un forte messaggio di sostegno al mondo dell’opera e del canto lirico, ma anche la capacità di attrarre l’interesse di tanti giovani verso ambiti culturali insoliti. E’ la doppia magia che il tenore Gianluca Terranova ha saputo trasmettere con le tre tappe umbre del suo “Lezioni di canto show”, molto più di un semplice spettacolo fortemente voluto dal Gal Trasimeno-Orvietano, che è riuscito a far godere gratuitamente al pubblico momenti di altissima intensità. Le piazze di Orvieto, Castiglione del Lago e Panicale hanno saputo far registrare il tutto esaurito: soprattutto quella inaugurale del trittico, all’ombra del Duomo del Maitani, allestita con mille suggestivi colori, ha regalato a centinaia di persone un’atmosfera magica e nello stesso tempo piena di calore in una specie di “sogno di una notte d’estate”. Merito, ovviamente, del format ideato dal celebre tenore, capace di rendere accessibile e comprensibile il canto lirico al grande pubblico: ne è un esempio “La Traviata in Opera Corto”, eseguita in anteprima nelle piazze umbre, che ha visto raccontare oltre che cantare l’opera in soli venti minuti, in modo tale da offrire agevolmente agli spettatori la consapevolezza dei contenuti e delle storie che questa come ogni altra singola opera può proporre.

La magistrale interpretazione di Terranova, accompagnato dal soprano Sabrina Picci (che è anche sua compagna di vita) e dai quindici allievi cinesi della sua scuola, ha emozionato tante persone di ogni età, italiane e straniere; ma la commozione più grande è stata quella di sentire e vedere i giovani, che da Orvieto a Panicale hanno avvicinato il Maestro, facendogli i complimenti dopo aver apprezzato lo spettacolo. “Del resto era questo – spiega Francesca Caproni, Direttore del Gal Trasimeno-Orvietano – uno dei maggiori obiettivi che volevamo perseguire con l’organizzazione di questo spettacolo: coinvolgere i giovani, facendo loro apprezzare l’arte del canto e magari suscitando la voglia di praticarla, proprio come accaduto ai 15 allievi di Terranova che rappresentano un grande esempio. Siamo convinti che anche il canto lirico e l’opera siano un patrimonio tutto italiano, portato egregiamente nei teatri di tante città in ogni angolo del mondo con altissima professionalità da Gianluca Terranova, a dimostrazione del fatto che la nostra Italia è una nazione piena di risorse e di potenzialità forse non ancora completamente sfruttate”.

E l’evento, accessibile a tutti sia per la formula sia anche per il fatto di essere completamente gratuito, ha fatto davvero centro nelle tre serate in cui il Maestro ha accompagnato i suoi allievi, guidandoli oltre che nell’interpretazione dell’opera lirica anche di arie di romanza e del repertorio popolare. “Il Gal Trasimeno-Orvietano ha sostenuto con convinzione questo evento – conclude Caproni – sposando a pieno l’obiettivo per il quale ringraziamo Terranova, sua moglie Sabrina Picci e i suoi allievi, nell’auspicio che questa prima esperienza abbia una continuità anche nel futuro. L’ipotesi condivisa da tutti i protagonisti e gli organizzatori è che infatti oltre questa edizione si riesca a dare vita ad un progetto più ampio per il nostro territorio nella forte convinzione che sostenere la cultura vuol dire anche sostenere l’economia, la bellezza e il benessere di tutti”.
Tra l’altro la serata conclusiva nella suggestiva piazza Umberto I di Panicale, oltre a riscuotere il meritato successo di pubblico e di attenzione, ha rappresentato anche l’occasione per ricordare che Enrico Caruso, interpretato con successo da Gianluca Terranova nel 2012 nella fortunata fiction di RAI 1, aveva un forte legame con Panicale essendo stato contemporaneo e grande amico di Berardo Berardi, nato a Gualdo Tadino ma morto a Panicale e le cui spoglie riposano nella vicina Mongiovino, dopo aver trascorso un bel pezzo della sua vita a Tavernelle. Per questo il Gal ha colto l’occasione per donare al Maestro Terranova un volume scritto proprio su questo tenore panicalese d’adozione.