Da una parte il grande successo dell’edizione del decennale di “Fili in Trama”, che nel terzo weekend di settembre ha visto Panicale invasa da turisti e appassionati nonostante il maltempo; dall’altra il lavoro senza soluzione di continuità da parte degli organizzatori di nuovo in azione per far sì che con il 2023 si torni alla normalità in tema di internazionalità della manifestazione e dunque si riavviino tutti i rapporti che nel tempo avevano costituito l’essenza dei progetti con i paesi aderenti alla “Via Europea del Merletto e del Ricamo”. E’ tempo di bilanci e lavori in corso per il direttivo del Gal Trasimeno-Orvietano, i membri dell’associazione “La Trama di Anita” e le attivissime ricamatrici che tengono in vita l’“Ars Panicalensis”, tutti uniti a far ripartire a 360 gradi i progetti ben avviati prima della pandemia. Che ha rappresentato un autentico spartiacque, ma ha anche visto una risposta forte all’insegna del voler proseguire a tutti i costi nonostante limitazioni e programmi ridotti da parte di chi non si è mai voluto arrendere.
Ne è testimonianza la presenza di espositori significativa, ben 52, nell’appuntamento dello scorso settembre, quando si è dovuto fare i conti anche con la crisi senza precedenti derivante dalla guerra e dal caro energia: un risultato reale e forse anche inaspettato, coronato (grazie anche ad una promozione molto forte a livello nazionale) dalla presenza di migliaia di persone che hanno confermato con il proprio apprezzamento come l’evento sia significativo sia in termini di promozione dell’artigianato che di sostegno al turismo, tanto da far registrare il tutto esaurito sia tra gli operatori turistici che commerciali.
Il futuro, però, incombe, con gli organizzatori proiettati soprattutto a riaprire totalmente all’internazionalità e a invitare di nuovo tutti gli ospiti stranieri della Via Europea del Merletto e del Ricamo e anche ad altri esterni all’Unione Europea. “Oltre a questo, altro obiettivo è riprendere le iniziative del progetto “I Fili, le Reti e le Trame del Trasimeno-Orvietano”, interrotto nel 2019 appunto a causa della Pandemia, tornando a coinvolgere le città di Orvieto, Città della Pieve, Tuoro sul Trasimeno e Magione con San Feliciano e Isola Maggiore, località su cui insistono le altre realtà tradizionali legate al merletto e al ricamo”, spiega Francesca Caproni, Direttore del locale Gal. Altro progetto che ha preso il via negli ultimi giorni con interesse e pieno coinvolgimento riguarda la presenza nelle manifestazioni “Perugia e il Suo Lago” e il Festival dei Mestieri d’arte in collaborazione anche con il Comune di Perugia, a testimonianza dell’ampia visione intrapresa da “Fili in Trama”. Pronta, insomma, ad affrontare un 2023 che si preannuncia scoppiettante.