Lavori all’Isola Polvese, accesso agli atti negato al consigliere provinciale della Lega Dominici: parte la diffida

260
Lavori all'Isola Polvese, accesso agli atti negato al consigliere provinciale della Lega Dominici: parte la diffida

A seguito di un accesso agli atti per rilascio di copia negato ma solamente mostrato, il consigliere provinciale della Lega Giovanni Dominici ha presentato alla presidente della Provincia di Perugia una diffida di adempiere ex articolo 328 del codice penale. Il fatto riguarda una vicenda alquanto nebulosa e particolare. Infatti, a seguito di una concessione di beni immobili a fini ricettivi e di ristorazione presso l’Isola Polvese ad una cooperativa, la stessa sarebbe stata messa nelle condizioni di recuperare gli investimenti fatti per l’importo dei canoni, cioè per circa 400mila euro.

“A questo punto – dice Dominici – non ci sarebbe stato nulla di strano se invece la stessa cooperativa non avesse fatto investimenti per un importo superiore a 1 milione e 400mila euro. Fatto per il quale alcuni dirigenti della Provincia e l’allora presidente Bacchetta avrebbero, con una delibera resa esecutiva, deciso di ristorarla. A questo punto, l’attuale presidente dell’ente, Stefania Proietti, andando contro tale decisione ormai esecutiva, avrebbe chiesto un parere sulla legittimità e congruità di quanto descritto ad un avvocato per l’importo di circa 18mila euro, quando per gli stessi fatti la Provincia aveva chiesto precedentemente un parere ad un altro legale. Pertanto si ritiene che tali lavori non sarebbero stati potuti effettuare senza le necessarie autorizzazioni presso gli uffici comunali di Castiglione del Lago (Comune competente territorialmente per Isola Polvese) e che tali richieste sarebbero state presentate dalla Provincia stessa. Quindi appare poco credibile che la Provincia non sapesse quali lavori si stessero svolgendo nella sua proprietà, così come l’entità degli interventi”.

“Che ci sia qualcosa di non trasparente – conclude il consigliere della Lega – lo dimostra il fatto che l’attuale presidente abbia chiesto un parere ad un avvocato esterno quando ce ne sono di diversi e ben remunerati all’interno dell’ amministrazione provinciale. La diffida avrà quindi ad oggetto tali pareri, affinché l’autorità giudiziaria per tramite del sottoscritto, l’Anac e la Corte dei Conti possano verificare i trascorsi di questa vicenda ed eventualmente identificarle responsabilità e colpe considerando che mi risulta esserci stato un atto di transazione con riconoscimento del debito tra la Provincia ed il concessionario per 1 milione e 77mila euro”.