“Il colpo di stato del 1964. La madre di tutte le fake news”: Mario Segni, figlio di Antonio Segni, Presidente della Repubblica dal 1962 al 1964, racconta il suo libro mercoledì 7 dicembre a Città della Pieve.
L’evento si svolgerà nella Sala Grande di Palazzo Della Corgna alle ore 16.00. Dialogheranno con l’autore Paolo Scandaletti, già professore di Storia del Giornalismo all’Istituto Universitario “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, e Luigi Compagna, già professore di Storia delle Dottrine Politiche alla Luiss Guido Carli di Roma. Introdurrà e modererà l’avvocato Marco Mangiabene del Foro di Perugia.
L’iniziativa è stata accreditata dall’Ordine degli Avvocati di Perugia con l’attribuzione di due crediti formativi di cui uno in diritto costituzionale e uno in diritto penale.
L’autore, Mario Segni, figlio di Antonio Segni, Presidente della Repubblica dal 1962 al 1964, con una documentazione inedita, edita da Rubbettino nel 2021, ricostruisce la crisi del primo governo di centro-sinistra organico guidato dal democristiano Aldo Moro, con Pietro Nenni vicepresidente del Consiglio, iniziata il 25 giugno 1964, e la costituzione, il 23 luglio successivo, del secondo esecutivo con la medesima formula politica e le medesime personalità alla presidenza e vicepresidenza.
Com’è noto, secondo il colpo giornalistico del numero 20 del settimanale L’Espresso di Eugenio Scalfari, in edicola l’11 maggio 1967, con la firma di Lino Iannuzzi, in quella crisi politica si colloca la vicenda del presunto colpo di stato per attenuare la spinta riformatrice del centro-sinistra. Con un’impostazione critica dell’interpretazione storiografica prevalente, Mario Segni dimostra l’infondatezza di tutte le accuse nei riguardi del padre e del generale De Lorenzo per ordine del quale l’Arma dei Carabinieri predispose il cosiddetto Piano Solo.