Droga al Trasimeno, vasta operazione della polizia: spacciavano al confine per ostacolare le indagini

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Droga al Trasimeno, vasta operazione della polizia: spacciavano al confine per ostacolare le indagini

Approfittando della posizione geografica di Città della Pieve, in provincia di Perugia ma vicina al confine con quelle di Siena e Terni, nascondevano cocaina e hascisc nel territorio di una cedendolo in una delle altre due per rendere più difficoltose le indagini. È quello che ritengono gli inquirenti nei riguardi di tre fratelli di origini albanesi arrestati dalla squadra mobile di Perugia. A loro carico è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare del gip del capoluogo umbro.

L’operazione è stata condotta dalla squadra mobile con il supporto del Reparto prevenzione crimine Umbria – Marche. Secondo quanto ricostruito dalla Procura della Repubblica gli indagati, risultati regolarmente residenti in Italia, avrebbero messo in piedi, nella zona di Città della Pieve, dove vivevano, una fiorente attività di spaccio di cocaina, sequestrati circa 300 grammi, e hascisc, ne è stato recuperato un chilo e mezzo, per clienti delle province di Perugia, Siena e Terni, molti dei quali identificati. Gli investigatori stimano che lo smercio della droga avrebbe fruttato oltre 30.000 euro.

In particolare, nel corso degli accertamenti la squadra mobile ha individuato “numerosi” anfratti e ruderi, nei pressi dei quali gli indagati erano soliti nascondere gli stupefacenti che poi venivano recuperati per essere spacciati. Secondo la polizia proprio la presenza dei molteplici confini amministrativi, che racchiude tre province e due regioni in pochi chilometri quadrati, è stata sfruttata dagli indagati per eludere eventuali controlli. Contestualmente agli arresti, sono state eseguite perquisizioni domiciliari che hanno consentito di sequestrare presso le abitazioni degli indagati oltre 2.000 euro in contanti, cinque telefoni e un grammo di cocaina.