I cittadini di Castiglione del Lago, che utilizzavano la ricicleria di Via della Stazione, chiusa temporaneamente dal 18 ottobre 2021 per manutenzione, come riportato nel portale di TSA e dichiarato più volte dalla stessa Amministrazione Comunale, stanno aspettando impazienti la riattivazione di un servizio la cui sospensione sta creando disagi e costi aggiuntivi per recarsi alla ricicleria di Pineta. Vista l’annosa problematica che non sta trovando reale soluzione nonostante le promesse e assicurazioni degli Enti preposti, facciamo le seguenti considerazioni. Da quello che risulta dal Piano Economico e Finanziario dei Rifiuti, con il fatto che la chiusura della ricicleria è temporanea, nei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sarebbero contabilizzati anche quelli di gestione della stessa ricicleria inutilizzata. Poiché la Tari viene calcolata in relazione ai costi del servizio quantificato nel Piano Finanziario dei Rifiuti, approvato dal Consiglio Comunale, la stessa viene determinata e caricata anche di una prestazione che i cittadini non stanno fruendo. La ricicleria di Passignano per opere di manutenzione e di adeguamento normativo è stata chiusa dal 10 ottobre 2022 e riaperta dopo neanche 90 giorni come programmato. La ricicleria di Pineta è stata chiusa per gli stessi motivi per circa 5 mesi dal 20 novembre 2020 pochi giorni prima l’apertura del cantiere, al 4 maggio 2021 a collaudo avvenuto.
La ricicleria di via della stazione è chiusa dal 18 ottobre 2021 senza ancora vedere l’inizio lavori, perciò c’è soltanto da preoccuparsi. La nostra Associazione un anno fa aveva dato indicazioni per una soluzione veloce ,funzionale e definitiva, mentre il comune dopo anni di stenti, per convenzioni con privati non andate in porto e progetti non realizzati, ha cercato di rimediare agli errori fatti che gravano sulla comunità, con altri errori. L’area ex-pomodoraia è da riqualificare secondo le indicazioni del PRG che recepisce le indicazioni di uno studio commissionato dal comune e finanziato dalla Regione nel 2014 ed era esclusa la presenza di un centro per la raccolta dei rifiuti. Altre soluzioni non conformi agli elaborati cartografici e Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo, potrebbero aprire un contenzioso con i privati e non solo con i proprietari dei fabbricati ex-pomodoraia che si vedrebbero penalizzati rispetto le previsioni di P.R.G. Anziché agire per dare risposte certe come anche da noi prospettato, sono stati allungati i tempi, mentre altre situazioni analoghe venivano risolte, limitando la sospensione del servizio ai soli tempi di esecuzione dei lavori, c’è solo da pensare che le scelte politiche sul destino della ricicleria del capoluogo erano altre. Forse si doveva far dimenticare agli utenti lentamente quella ricicleria, abituandoli a quella di Pineta?
Daniz Lodovichi
Pierino Bernardini