Genitori in gioco alla scoperta dell’arte con il laboratorio plastico di Simone Filosi

Appuntamento martedì 18 aprile, dalle 15.30, al nido “Le Piccole Impronte” per intraprendere un percorso emozionale di scoperta e di sviluppo per ritrovare il bambino interiore

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Genitori in gioco alla scoperta dell’arte con il laboratorio plastico di Simone Filosi

Arte ed espressività. È quanto propone il laboratorio plastico con l’artista Simone Filosi al nido “Le Piccole Impronte” di Tavernelle per un pomeriggio tra arti e linguaggi. L’appuntamento è per martedì 18 aprile, dalle 15.30, presso l’asilo nido intercomunale “Le Piccole Impronte” di Tavernelle, afferente alla Rete Lilliput e gestito da Polis cooperativa sociale. Il laboratorio plastico dedicato alle famiglie dei bambini iscritti al servizio e condotto dall’artista Simone Filosi permetterà a ogni genitore, sotto la guida dell’artista, non solo di creare un manufatto, ma soprattutto di intraprendere un percorso emozionale di scoperta e di sviluppo artistico personale, ricordando anche il bambino che è stato.

“L’argilla che sarà proposta, per sua stessa natura, è un materiale particolarmente amato dai bambini e dagli adulti, capace di stimolare la creatività e tutte le sfere dei linguaggi espressivi – sostiene Robert Bonini, coordinatore pedagogico della struttura – L’arte, nelle sue forme più varie (creazione di elaborati personali e lavorazione di materiali naturali e non) coinvolge tutti i nostri sensi. Il laboratorio che andremo a proporre alle famiglie, legato alla programmazione educativa annuale che si incentra sull’arte ed i linguaggi espressivi, andrà a costituire un momento di libera espressione e di spontaneità per tutti, un tuffo nei ricordi d’infanzia ed un momento altamente socializzante – conclude Bonini – Ringrazio Simone Filosi per la conduzione di questo importante laboratorio, sicuramente un arricchimento per le famiglie dei bambini iscritti al Nido”.

Simone Filosi nasce a Perugia nel 1978. Subito dopo la maturità scientifica avviene l’incontro con il marmo e il suo mistero. Il giovane artista intuisce e riconosce la potenza segreta racchiusa nella materia. Il mistero della forma dormiente nel blocco marmoreo, mistero di bellezza possibile che attende di essere liberata, partorita e affidata al mondo da mani sapienti di uomo. Il richiamo ancestrale dell’arte è troppo forte e Simone si trasferisce a Pietrasanta per fare esperienza personale del cuore dove della creazione dell’opera da parte degli artisti che lo hanno preceduto nei secoli. In questo tempo apprende pure i segreti del restauro e dell’invecchiamento della pietra. Si trasferisce in seguito a Carrara, diplomandosi presso l’istituto “Pietro Tacca” e inizia a conoscere le tecniche di scultura, perfezionandosi negli storici laboratori di Carrara e Pietrasanta, dove da sempre lavorano i grandi artigiani e maestri scultori possessori di sapienza ed esperienza antiche.

Realizza molte opere per la sua città natale, tra cui ricordiamo il monumento a Giovanni Paolo II presso l’ospedale Santa Misericordia di Perugia; un imponente Crocifisso presso l’eremo di Colle San Paolo; un monumento alla lavorazione del vetro presso il Comune di Piegaro, e molti altri. Realizza, anche in collaborazione con altri artisti, vari monumenti tra cui, in particolare, due monumenti in onore del re di Thailandia presso il Mahidol College di Bangkok.