Si è aperta con la commovente testimonianza di Inna Luzhkova, fuggita con la famiglia dall’Ucraina a causa della guerra e oggi residente a Magione, la presentazione delle numerose attività che nel corso dell’anno sono state svolte dal Centro di Mediazione per comunità immigrate di Magione nell’ambito del progetto ITI Trasimeno Sociale – Investimento Territoriale Integrato, gestite dalla Cooperativa Frontiera Lavoro in occasione dell’iniziativa “Ti racconto” tenutasi alla biblioteca di Magione alla presenza di amministratori comunali e della responsabile dell’Ufficio servizi sociali del Comune. Presenti anche la presidente della Caritas Parrocchiale Magione e insegnante Francesca Panico, la dirigente del Circolo didattico di Magione, Monica Paparelli, e la lettrice di storie Andreina Panico.
Il progetto, partito oltre un anno fa, è stato finanziato dall’Unione dei Comuni del lago Trasimeno su Fondi europei utilizzati per fini sociali.
Oltre a ricordare i tragici eventi che l’hanno portata alla decisione di abbandonare il proprio paese per trovare rifugio in Italia, e poi a Magione dove gli ucraini ospiti sono attualmente più di cinquanta, Irina ha sottolineato l’importante aiuto avuto da tutta la comunità magionese e, in particolare, il valore dei corsi frequentati e gli aiuti ottenuti. Aiuti che, per Irina, sono andati dalla correzione del testo da lei scritto e letto in italiano, al sostegno per i compiti ai bambini, ma, per tutti, si è trattato di un’importante opportunità per avere un orientamento nella ricerca di un lavoro, per l’accesso ai servizi del territorio fino alle richieste di ricongiungimento familiare.
A queste si sono aggiunte fondamentali relazioni con il mondo associazionistico locale, come Caritas, Misericordia, Banda Biancalana, Arci e Società Operaia o con le attività produttive del territorio.
Sono stati 274 gli accessi al centro di mediazione per le comunità immigrate di Magione di cui un’alta presenza femminile. Le richieste hanno riguardato soprattutto il rinnovo del permesso di soggiorno, cittadinanza, ricongiungimento con i familiari, richiesta dello Spid, corsi di lingua e il lavoro con simulazioni di colloqui. Tra le attività strutturate anche un corso base di lingua italiana per cittadini ucraini, e non solo, che ha consentito di creare una rete di solidarietà, e laboratori estivi con attività ludiche e ricreative per bambini/e e ragazzi” con appuntamenti di letture.
Sono riaperti gli Sportelli Arcobaleno per i cittadini stranieri di Frontiera Lavoro. A Magione lo sportello è aperto il giovedì 9.00 -13.00 tel. 351 0466497 con accesso gratuito.
TESTO COMPLETO DI INNA LUZHKOVA
“Salve, mi chiamo Inna Luzhkova. Voglio raccontarvi la mia esperienza di collaborazione con il Centro di mediazione. La mia vita e la vita di ogni ucraino è divisa in due parti: la vita prima del 24 febbraio 2022 e dopo. Quando è iniziata la guerra nella nostra Ucraina, non potevamo crederci, anche quando gli aerei da combattimento volavano sopra le nostre teste e le case tremavano per le bombe. Non potevamo credere che la guerra si fosse diffusa in tutto il paese e ora non c’è città in Ucraina dove le bombe non siano cadute. È stato molto spaventoso e io e mio marito abbiamo deciso che dovevamo portare via i bambini dall’Ucraina fino alla fine della guerra. In pochi minuti ho raccolto tutto ciò di cui avevo bisogno in una borsa, ho preso i bambini e siamo partiti. Il mondo intero si è offerto di aiutarci. Mia zia lavora in Italia da molto tempo e abbiamo deciso di andare in Italia. La famiglia italiana dove lavora mia zia ci ha trattato come una famiglia. Eravamo circondati da cure e attenzioni. Hanno fornito tutta l’assistenza possibile. In Questura ci è stato offerto un aiuto dal progetto di assistenza agli ucraini.
Quindi siamo finiti a Magione. Voglio sottolineare che il sindaco della città, Giacomo Chiodini, ha organizzato immediatamente e ad alto livello l’assistenza a tutte le famiglie ucraine. Il Comune ci ha fornito case e tutto ciò di cui avevamo bisogno. I nostri figli vanno a scuola, frequentano corsi aggiuntivi dopo la scuola, vengono organizzati corsi di lingua italiana per bambini e adulti, ci viene fornita tutta l’assistenza medica necessaria, organizzano incontri con i residenti di Kurai che vivono nelle città vicine, organizzano vacanze e un campo estivo per i bambini, incontri di assistenza psicologica. Siamo assistiti nella ricerca di un lavoro. Aiuto nell’adattamento.
Tutti i partecipanti al progetto di mediazione ci aiutano sempre in tutto. Anche questo testo mi ha aiutato a correggerlo Beatrice. Noemi è sempre solidale e disponibile con il diario scolastico. I nostri bambini non vedono l’ora di incontrare Beatrice e Pamela dopo la scuola. L’aiuto con i compiti scolastici è molto importante per i bambini. La nostra maestra Elena ci ha circondato di cure e attenzioni, non solo sue ma di tutta la sua famiglia.
Ogni abitante di Magione è pronto ad aiutarci. Non c’è un solo problema che non siamo stati aiutati a risolvere. Tutto l’aiuto che ci danno gli italiani non ha prezzo. Grazie mille a tutti.
Prima mi chiedevo sempre perché, tra tutti i paesi, l’Italia è amata in tutto il mondo. Ed è stato solo quando sono arrivata qui che ho capito. Ci sono molti paesi con una natura meravigliosa, una cucina deliziosa e una bella architettura, ma solo in Italia ci sono gli italiani! Siete persone meravigliose: gentili, generose, pazienti e amorevoli, ci avete insegnato ad amare la vita, ci avete restituito la fede nella bontà. Non solo ci hai salvato, hai salvato le nostre anime. Dio ha creato l’Italia e gli italiani con amore speciale. Grazie mille”