Presenta a San Feliciano di Magione la nuova associazione culturale Cavtha aps. Significativo il luogo scelto come cornice dell’evento: si tratta del piccolo teatro all’interno dell’oratorio di San Feliciano, per anni luogo di aggregazione per bambine e bambini, ragazze e ragazzi del paese. Il teatro oggi rivive anche grazie all’impegno del Gruppo Teatrale Regalmente ma non troppo, che proprio in questo luogo svolge la sua attività da dieci anni. È proprio da qui che parte l’idea di fondare un’associazione culturale: dare più ampio respiro all’attività teatrale, ma soprattutto fare qualcosa per e con il paese, organizzando eventi culturali e artistici di varia natura.
Nel nome Cavtha, divinità etrusca associata al culto solare e selenico, c’è una forte connessione al territorio lacustre: insieme a numerosi reperti votivi rinvenuti tra San Feliciano e San Savino, il culto della dea in tali zone sembra essere attestato anche dal modellino bronzeo del Fegato di Piacenza, la cui sagoma coincide con quella del Lago Trasimeno e riporta una suddivisione in sedici regioni marginali, ciascuna recante l’incisione del nome di una divinità tutelare.
Il legame con il lago è rievocato anche nel logo dell’associazione, immaginato dal consiglio direttivo e realizzato dall’illustratore e grafico Marco Zucchetta.
La presentazione ha visto avvicendarsi sul palco una selezione variegata di interventi: letture di genere diverso in dialetto a cura di Fabiola Marchesi e Gianfranco Zampetti; un’esibizione pianoforte e voce di standard jazz, blues e bossa nova del Duo Medalje; una selezione teatrale di dieci anni di Regalmente ma non troppo, con brevi estratti di spettacoli per la regia di Lucia Baldassarri; un piccolo concerto di musica spiritual del coro Incanto di Agilla, diretto da Tullia Maria Mancinelli con accompagnamento al pianoforte di Andrean Zarkov.
“Il nostro intento è vedere persone di generazioni diverse unite nella realizzazione di qualcosa di significativo, sia a livello individuale che comunitario” dichiara la presidente Stefania Stefanoni. “Ci auguriamo che l’associazione cresca e che nel tempo si possano realizzare le idee e i progetti di questo gruppo eterogeneo, mosso da spirito di iniziativa, passione e voglia di fare bene.”