Grande partecipazione all’intitolazione di una via del centro storico di Magione al professor Giovanni Moretti, illustre dialettologo italiano (1926-2005).
Tanti i familiari, colleghi e amici che hanno voluto essere presenti ad una iniziativa che è stata anche l’occasione per ricordare alcuni momenti privati, come il rapporto con la moglie Monique Streiff Moretti nell’occasione intervistata dal giornalista Giampietro Chiodini; lavorativi, sociali e politici.
Hanno, al riguardo, portato la loro testimonianza, dopo i saluti introduttivi del sindaco Giacomo Chiodini e della presidente del Centro sociale anziani, Maria Grazia Giovagnotti, Ermanno Gambini che per lunghi anni ha lavorato a fianco del professore all’Università degli studi di Perugia dove Moretti è stato docente; Gian Franco Zampetti, Claudio Marinelli, Ornero Fillanti, Elio Carlani, Luigi Bufoli e l’assessore alla cultura Vanni Ruggeri che ha ricordato l’intitolazione del Museo della pesca allo stesso Moretti e sottolineato “l’eredità viva e proficuamente operante da lui lasciata nelle tante istituzioni culturali, prima fra tutte il Museo della pesca che Moretti contribuì in maniera determinante a costruire, e che guardano al suo esempio con immutata gratitudine.”
Legatissimo a Magione, propria città natale – a cui ha anche dedicato il famoso “Vocabolario del dialetto magionese” – Giovanni Moretti è stato ideatore e animatore dell’Alli, l’Atlante linguistico dei laghi italiani. Furono proprio i dialetti, in particolare quelli legati alle aree lacustri italiane ad essere al centro dei suoi studi, per la riscoperta e la salvaguardia della cultura delle acque interne italiane. Moretti fu anche tra i fondatori del Museo della Pesca di San Feliciano e sono numerosissimi i suoi saggi sugli aspetti sociolinguistici, etnolinguistici e storico-linguistici sia sulla regione Umbria che su tutto il territorio nazionale. Importante fu il suo anche il suo impegno civile e politico.