Si è svolta ad Isola Maggiore, Tuoro, una cerimonia di inaugurazione del monumento dedicato a don Ottavio Posta, sacerdote che si fece protagonista di un’azione di grande coraggio e umanità durante la Seconda Guerra Mondiale. L’evento, organizzato dal Comune di Tuoro, ha visto la partecipazione delle autorità civili e religiose, nonché di rappresentanti delle comunità locali. La stele di marmo, situata lungo Viale Guglielmi accanto alla Chiesa del Buon Gesù, riporta l’elogio di don Ottavio Posta come un sacerdote che ha ispirato i suoi fedeli a seguire alti ideali di virtù umane e pietà cristiana. Il monumento commemora l’eroica azione di salvataggio compiuta dal sacerdote nella notte tra il 19 e il 20 giugno 1944, quando insieme ad alcuni pescatori e al poliziotto Giuseppe Baratta, riuscì a mettere in salvo trenta ebrei confinati sull’isola, portandoli in una zona liberata dagli alleati.
Don Ottavio Posta, che ha servito come parroco di Isola Maggiore per quarantasette anni, è stato definito dalla sindaca Minciaroni “un parroco e un padre per gli abitanti dell’isola”, un uomo di straordinarie qualità umane e civili. La sua figura è stata celebrata come un portatore di valori che ha difeso l’umanità contro ogni forma di tirannia. Durante la cerimonia, lo storico Gianfranco Cialini ha ripercorso le tappe che hanno portato alla ricostruzione dell’episodio di salvataggio degli ebrei confinati ad Isola Maggiore. Questa impresa ha valso a don Ottavio Posta la medaglia d’oro al merito della Repubblica, conferitagli nel 2008 dal presidente italiano, e il titolo di Giusto tra le nazioni, assegnatogli dallo Yad Vashem, lo Stato di Israele.
L’importanza della conservazione della memoria e delle tradizioni orali è stata sottolineata da Maria Laura Buseghin dell’Associazione Italia-Israele. Il prefetto Gradone ha enfatizzato come la memoria sia ciò che unisce e rafforza un popolo, facendoci sentire fratelli. Dopo l’inaugurazione del monumento, la cerimonia è proseguita con la deposizione di una corona in onore dei quindici pescatori che, insieme a don Ottavio Posta, hanno partecipato all’operazione di salvataggio degli ebrei. Successivamente, è stata resa omaggio ai martiri di Isola attraverso la deposizione di una corona presso la loro lapide commemorativa.