Il primo “Essere Insieme Festival”, dedicato all’inclusione e alla diversità, si è concluso con grande soddisfazione da parte degli organizzatori. Il festival ha coinvolto 22 paesi, rappresentando l’eterogeneità del territorio di Tavernelle. L’evento si è svolto lo scorso fine settimana e è stato inaugurato dal Sindaco Giulio Cherubini davanti alla biblioteca intercomunale “Ulisse”.
Il Sindaco Cherubini ha sottolineato che il festival rappresenta l’impegno e il coinvolgimento delle persone del territorio, diventando una strategia territoriale che coinvolge anche coloro che faticano ad essere parte integrante della comunità. Durante il primo appuntamento dal titolo “Fatica scolastica e difficoltà di apprendimento”, genitori, docenti, autorità e professionisti del settore medico ed educativo hanno discusso delle questioni che riguardano non solo il benessere degli studenti, ma anche delle famiglie e della società nel suo complesso. La giornalista pubblicista e docente Albana Muco ha moderato l’incontro, che ha visto come prime ospiti la ricercatrice dell’Università degli Studi di Perugia, Beatrice Gallai, esperta in Neuropsichiatria infantile, e Erika Bastianelli, pedagogista e tutor dell’apprendimento.
Nel pomeriggio, presso i giardini pubblici “Berardo Berardi”, si è tenuta una tavola rotonda sul valore dell’arte e dell’arte migrante, sia per la società che per l’individuo. Rando Devole, sociologo, e Claudio Paravati, direttore di “Confronti” e curatore del libro “Donne d’Albania in Italia: Riflessioni, testimonianze, emozioni”, hanno condiviso l’idea alla base del volume, che raccoglie i contributi di 60 donne con particolare attenzione alla sezione artistica. Anna Buso, Assessora ai servizi sociali e alla salute, ha parlato del valore dell’arte per la comunità, presentando l’opera artistica di Alessandra Gentili che arricchisce i giardini. Camilla Urso, arteterapeuta e facilitatrice di processi creativi di comunità, ha presentato la “Coperta interculturale” realizzata dalle donne del laboratorio tessile di comunità del progetto I.T.I. Trasimeno. Inoltre, sono state esposte fotografie di Renilda Zajmi, una delle protagoniste del libro. Durante l’incontro, Albana Muco ha letto un estratto dal racconto di Mersila Sokoli intitolato “Teatro: Amore, rifugio, sogno”. La professoressa associata all’Università per Stranieri di Perugia, Borbala Samu, ha sottolineato l’importanza del plurilinguismo e dell’insegnamento della lingua madre.
Come conclusione del festival, è stato organizzato un Tour Gastronomico in piazza Mazzini, dove sono stati preparati piatti tipici dei 22 paesi rappresentati nel territorio di Tavernelle. I colori e i sapori di ogni nazionalità si sono fusi in un’esperienza di convivialità e condivisione. Il cibo del Gambia, rappresentato dai ragazzi del SAI minori stranieri non accompagnati di Panicale, ha registrato un grande successo, in particolare il piatto Benachin a base di pesce. Il chef brasiliano Malu Simoes Da Cunha ha sottolineato che la piazza di Tavernelle, per qualche ora, è diventata il centro dell’armonia tra diverse culture.
La serata di domenica è stata allietata dallo spettacolo musicale “Allpalatina” con il folklore andino e dal DJ set di iLL JANGA.