Acqua da Montedoglio: la questione Trasimeno al centro del dibattito a Città di Castello

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Acqua da Montedoglio: la questione Trasimeno al centro del dibattito a Città di Castello

Durante l’ultimo consiglio comunale a Città di Castello, il sindaco Luca Secondi ha risposto all’interrogazione della consigliera Emanuela Arcaleni riguardo all’utilizzo delle acque della diga di Montedoglio. Secondi ha sottolineato l’importanza di rispettare le priorità stabilite dalla normativa in materia.

Secondi ha chiarito che la normativa prevede una scala di priorità che privilegia in primo luogo le necessità idropotabili, seguite dagli aspetti produttivi legati all’agricoltura, e infine le esigenze per la salvaguardia dell’ecosistema. Secondo il sindaco, l’Alta Valle del Tevere umbra ha esigenze sia idropotabili che produttive, mentre per il Lago Trasimeno si tratta principalmente di una questione di tutela dell’ecosistema.

La consigliera Arcaleni ha sollevato il tema delle richieste di utilizzo delle acque da parte di altri territori, come quello del Trasimeno, sottolineando l’importanza di valutare attentamente tali richieste. Arcaleni ha chiesto se sia stato redatto un Piano di Utilizzo delle acque dell’invaso di Montedoglio, che regolamenti gli attingimenti e l’equa distribuzione tra Umbria e Toscana, tenendo conto delle priorità per la popolazione locale, l’uso idropotabile, l’uso agricolo e la salvaguardia dell’ecosistema fluviale del Tevere.

Il sindaco Secondi ha evidenziato la complessità della gestione della diga di Montedoglio sia dal punto di vista amministrativo che per gli interessi diversi coinvolti. Ha sottolineato che le priorità indicate dalla normativa sono fondamentali, ma che ci sono diverse ragioni in gioco, come le esigenze dell’agricoltura legate all’irrigazione e la sicurezza della diga stessa.

La consigliera Arcaleni ha auspicato che la posizione espressa dal sindaco venga portata nel tavolo di concertazione che coinvolgerà Città di Castello e gli altri comuni dell’Altotevere con l’Ente Acque Umbre Toscane (EAUT). Ha inoltre sottolineato l’importanza di redigere un piano di utilizzo delle acque dell’invaso di Montedoglio per specificare i fabbisogni da rispettare, considerando le diverse richieste e valutando la sostenibilità dei costi energetici.