In Umbria gli over 65 sono più di 228.000, oltre il 26% dell’intera popolazione: serve quindi potenziare l’impegno per andare incontro alle esigenze di una comunità sempre più rilevante, penalizzata più delle altre dalla pandemia prima e dal caro vita ora. È quanto sottolineato tra l’altro da Roberto Berioli, imprenditore agricolo di Magione operante nel settore vitivinicolo, in occasione della sua conferma, per i prossimi cinque anni, alla guida di Federpensionati Coldiretti Umbria.
Quella degli anziani – ha spiegato Roberto Berioli Presidente Federpensionati Coldiretti Umbria – rappresenta una categoria ricca di esperienza e valori, che deve essere rivalutata e difesa non solo per la sempre più alta rappresentatività a livello numerico, ma anche per l’importante ruolo che è chiamata a svolgere soprattutto in ambito familiare. Proseguo ancora con entusiasmo nel mio impegno in campagna, ma anche per favorire il ruolo attivo degli anziani, valorizzando le competenze ed esperienze da essi acquisite, in un confronto intergenerazionale. Salute, sanità, sicurezza, redditi, sono solo alcune delle tematiche sulle quali concentrare il nostro lavoro nel prossimo futuro. Veniamo da anni difficili – ha concluso Berioli – quelli legati alla pandemia e alla guerra in Ucraina: l’obiettivo ora è di ripartire con ancora più slancio per dare voce ai pensionati e alle loro richieste all’interno di un’Associazione dinamica e sempre più vicina alle persone e alle imprese, considerando la “vecchiaia” anche come occasione di sviluppo per l’intera comunità.
Oggi la presenza degli anziani – ha sottolineato Giorgio Grenzi, Presidente Federazione Nazionale Coldiretti Pensionati – è considerata un valore aggiunto all’interno del welfare familiare. Per questo – ha proseguito Grenzi – è necessario stringere il rapporto con le Istituzioni e con tutti gli attori della società, rinsaldando la solidarietà tra generazioni, per tutelare questa fascia di popolazione che può risultare importante in vari ambiti, come nella formazione dei più giovani. Proprio nei loro confronti infatti, possono assumere un “ruolo guida”, verso abitudini più salutari, a cominciare da quelle basate sui prodotti e sui tempi della dieta mediterranea. Abbiamo finalmente raggiunto l’obiettivo – ha aggiunto Grenzi – di una legge nazionale sulla non autosufficienza che mancava in questo Paese. Abbiamo 3,5 milioni di persone “allettate” e altrettante che le sostengono direttamente: con i prossimi decreti potremo portare così un aiuto concreto.
Per il mondo agricolo – ha ricordato il Presidente regionale Coldiretti Albano Agabiti – i senior continuano a rappresentare, un pilastro di saperi ed esperienze. Gli anziani in campagna non sono soltanto impegnati nel presidio territoriale delle aree rurali, ma sono spesso il motore di iniziative ed esperienze culturali, economiche e turistiche che valorizzano la realtà locale. L’associazione Pensionati, insieme ai giovani e alle donne, rappresenta uno dei tasselli fondamentali per la nostra azione che vuole continuare a coinvolgere al meglio tutte le componenti di Coldiretti tutelando redditi e condizioni di vita.