Per la prima volta in Umbria, i prossimi sabato 26 e domenica 27 agosto presso la Rocca Medievale di Castiglione del Lago, un weekend di musica, danza, cinema e letteratura interamente dedicato all’Africa occidentale. È la prima edizione di SeneMali, il Festival che affonda le proprie radici su quella linea di quasi cinquecento chilometri che unisce Senegal e Mali, ideato e promosso dalle associazioni Timbuktu di Perugia e Odysseus di Roma, con il supporto di Danza Africana Perugia e il patrocinio del Comune di Castiglione del Lago.
“Ce ne sarà per tutti i gusti”, assicura Moussa Doumbia, presidente di Timbuktu Aps. Le danze si apriranno, letteralmente, sabato pomeriggio alle 15 con un workshop di balli tradizionali strutturato in quattro moduli da due ore ciascuno che continuerà poi la mattina seguente dalle 10. Le ballerine Awa Koné e Yama Reine de Sabar guideranno gli stages, che saranno accompagnati da musicisti professionisti e aperti a ballerine e ballerini di tutti i livelli. “La danza attraverso le percussioni è un momento di profonda introspezione e nello stesso tempo di forte comunicazione con i musicisti e con le altre persone che ballano”, spiega Caterina Vermicelli, fondatrice e socia di Danza Africana Perugia, “che va a toccare corde profonde, mette alla prova, e fa sperimentare un mondo espressivo che una volta scoperto è difficile abbandonare. La danza, insomma, rende felici!”.
Alla Rocca si ballerà anche di sera, dalle 21 in poi, con i musicisti e ballerini di Afrikaa Terranga, che voleranno in Umbria direttamente dal Senegal: sabato 26 il gruppo si esibirà con uno spettacolo di danze tradizionali, per poi lasciare il palco a Jackson Alade, uno degli artisti di maggiore spicco del panorama afrobeat europeo, nigeriano di origine e perugino di adozione. Domenica 27, invece, sarà la volta dei canti: da quelli degli Afrikaa Terranga, con una seconda, nuova, esibizione, a quelli del cantastorie senegalese Pape Kanoute, nato in Senegal in un’antica famiglia di griot e stabilitosi nel 1995 in Italia, dopo aver riscosso fama internazionale con il gruppo Africando, per dedicarsi alla diffusione della kora e della cultura mandinga.
Non solo musica, però. Sabato pomeriggio alle 17, infatti, si partirà dai libri Le cicatrici del porto sicuro dello scrittore e attivista Soumaila Diawara e Se morisse la speranza di Pape Kanouté, e dall’esperienza del cooperante internazionale Gabriele Pinca, di recente rientrato in Italia dal Niger, per approfondire alcuni aspetti di attualità dell’Africa occidentale, regione del mondo in forte fermento dal punto di vista politico e sociale. E domenica alle 19.30 sarà il momento della proiezione del cortometraggio Idris del regista Kassim Yassin Saleh, presentato nel 2017 al Festival di Cinema di Venezia nella sezione speciale MigrArti.
Un programma ricco e sfaccettato, dunque, che è possibile consultare e approfondire dalla pagina Facebook di Timbuktu Aps, o contattando i numeri 329 0702573 (Timbuktu Aps) e 375 5372324 (Danza Africana Perugia, per informazioni relative al workshop di danza).