I sindaci di Castiglione del Lago, Magione, Panicale, Passignano, Piegaro, Paciano, Castel Viscardo, San Venanzo, Allerona e Parrano chiedono all’assessore regionale Roberto Morroni “di intervenire per evitare un vulnus politico e istituzionale senza precedenti, il tentativo di estromettere la maggioranza dei sindaci del Trasimeno e dell’orvietano dal consiglio d’amministrazione del Gruppo di azione locale del territorio”.
“Si tratterebbe – sostengono in una nota congiunta – di uno strappo istituzionale che genera in tutti noi una concreta preoccupazione sull’utilizzo di milioni di euro di fondi comunitari destinati al nostro territorio”. “Tale paventata esclusione, per assoluta mancanza di condivisione e coinvolgimento nelle scelte, in occasione del rinnovo del cda del Gal è qualcosa di inedito che non avremmo mai voluto vedere” affermano i sindaci esprimendo “disappunto e sconcerto per il tentativo di gestire le nomine in maniera dirigistica e unilaterale, attraverso alleanze trasversali costruite a tavolino dagli stessi vertici amministrativi del Gal, che stanno generando di fatto l’esclusione di una rappresentanza pubblica del Trasimeno e dell’orvietano all’interno del consiglio di amministrazione di uno degli enti che più di ogni altro sarà chiamato a utilizzare fondi comunitari nel prossimo futuro”.
“Una situazione – spiegano – che speriamo possa trovare una soluzione con il rinvio temporale delle nomine in modo da riaprire una fase di costruttivo dialogo, con l’unico obiettivo di non veder marginalizzati i territori negli indirizzi politici relativi alla futura programmazione comunitaria. Il Gal è patrimonio di tutti e non può essere ignorata la cospicua partecipazione di soci pubblici che da soli sfiorano la maggioranza della compagine societaria. Il Gal è anche un organismo che gestirà, come detto, molti fondi europei e la sua gestione collegiale sarà importante al fine di predisporre e approvare un Piano di azione locale che – concludono i sindaci – sia quanto più condiviso e corrispondente alle necessità dei territori che rappresentiamo”.