Rapporto Comuni Ricicloni 2023: da Legambiente dati preoccupanti sulla qualita’ della differenziata

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Il Rapporto Comuni Ricicloni 2023 è stato presentato al Teatro Mengoni di Magione. L’evento ha visto la partecipazione di Brigida Stanziola, direttrice Legambiente Umbria, Giacomo Chiodini, Sindaco del Comune di Magione, e Cristian Betti, presidente Tsa.
Il dossier, basato su dati certificati da Arpa Umbria relativi al 2022, offre un’analisi approfondita della raccolta differenziata nella regione. La presentazione del rapporto è stata inserita nell’annuale EcoForum dell’economia circolare, promosso e realizzato da Legambiente Umbria con il patrocinio del Comune di Magione.

I dati evidenziano una preoccupante riduzione del numero di Comuni Ricicloni in Umbria, passati da 10 nel 2022 a soli 9 nel 2023. Questo calo è attribuito al deterioramento della qualità della raccolta differenziata, un problema che continua a porsi nonostante i criteri siano stati leggermente modificati e resi meno restrittivi.

Maurizio Zara, presidente regionale di Legambiente, ha dichiarato che, nonostante l’aumento degli elenchi di comuni con dati di differenziata elevati, alcuni di essi sono stati esclusi a causa del basso standard nella raccolta dei rifiuti organici. Questo fenomeno segnala la necessità di affrontare il problema complesso della gestione dei materiali e dei prodotti nei rifiuti anziché ricorrere alla soluzione facile dell’incenerimento.

Per essere considerati Comuni Ricicloni, Legambiente Umbria stabilisce criteri quali il raggiungimento dell’obiettivo minimo di raccolta differenziata al 72% entro il 2028 e la produzione di rifiuto organico con una qualità media superiore al 95%. Tuttavia, questi standard hanno contribuito a decurtare notevolmente il numero di comuni riconosciuti.

Il Rapporto sottolinea anche l’importanza di lavorare sulla qualità della raccolta per garantire un effettivo riciclo. Legambiente Umbria critica il nuovo Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti umbro, sostenendo che è sbilanciato sull’incenerimento e poco concentrato su azioni concrete legate alla riduzione dei rifiuti, al riuso e al miglioramento della qualità delle raccolte per il riciclo.

In conclusione, l’associazione ambientalista esorta a mantenere alta l’attenzione sulla crescita qualitativa e quantitativa della raccolta differenziata, evidenziando la necessità di azioni concrete per raggiungere gli obiettivi fissati dal piano regionale entro il 2035. La transizione ecologica dell’Umbria è considerata una priorità, e Legambiente invita a un impegno tempestivo e concreto considerando l’impatto dei cambiamenti climatici in corso.

Classifica Comuni Ricicloni Umbria

Comuni sotto i 5.000 abitanti
– Calvi 88,7%
– Attigliano 79,3%
– Ferentillo 76,1%
– Montecastrilli 76%
– Piegaro 72,2%
– Valfabbrica 72,5%

Comuni tra 5.000 e 20.000 abitanti
– Torgiano 76,1%
– Castiglione del Lago 72,8%

Comuni sopra i 20.000 abitanti
– Assisi 72,9%