La Voce dei Cittadini: “Dopo il nuovo Distretto, il comune rischia di perdere anche il finanziamento per la variante alla 71”

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Sembrava fatta a fine anno 2022, per la variante alla 71 di Castiglione del Lago, con la consegna da parte della Regione al Comune del progetto esecutivo validato e delle risorse necessarie per la realizzazione dell’infrastruttura. Il Comune assumeva la funzione di stazione appaltante e doveva provvedere ad appaltare i lavori per aprire il cantiere entro il 2023. Questo era l’impegno previsto nel protocollo d’intesa sottoscritto dall’assessore regionale alle infrastrutture e dal sindaco di Castiglione del Lago.

Ancora una volta, come fatto per l’ospedale unico del Trasimeno quando veniva annunciata la posa della prima pietra e il nuovo Distretto Sanitario con il finanziamento regionale nel bilancio del Comune, i cittadini sono stati presi in giro con disinvoltura dai loro amministratori locali.
Dell’apertura dei cantieri della variante alla 71 non c’è traccia e non vorremmo che il finanziamento regionale faccia la stessa fine di quello per il Distretto Sanitario, tornato alla Regione perché il Comune non aveva iniziato i lavori della struttura sanitaria nei tempi previsti.

Mentre di varianti stradali per deviare il traffico passante, in particolare dei mezzi pesanti, dai centri abitati, negli ultimi anni ne sono state realizzate in altre realtà vicine come a Camucia, Tavernelle in Val Nestore, Po’ Bandino e Mugnano. Quella di Castiglione del Lago, dopo decenni di promesse, neanche questa volta che c’erano tutte le condizioni tecniche ed economiche è riuscita a decollare.

A fine anno 2023, l’unico atto amministrativo della variante riguardava l’incarico ad un tecnico esterno da parte del Comune per il frazionamento dei terreni interessati all’infrastruttura per fare poi gli espropri. L’avvio delle procedure di appalto, che dovevano iniziare con la sottoscrizione del succitato protocollo operativo fra il Comune e la Regione nel 2022, non hanno fatto passi avanti e questa situazione desta preoccupazione fra la popolazione che non vede la luce di una infrastruttura viaria necessaria a decongestionare dal traffico veicolare l’abitato del capoluogo, a beneficio della sicurezza e dell’inquinamento ambientale ed acustico.