Truffatori che si fingono appartenenti alle forze dell’ordine, i Carabinieri a dialogo con la popolazione di Tavernelle di Panicale

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Il Comandante della Compagnia Carabinieri di Città della Pieve e il Comandante della Stazione di Tavernelle hanno incontrato la cittadinanza, una settantina di persone, presso il centro polifunzionale “L’Occhio” di Panicale (PG), frazione Tavernelle, nella giornata di ieri, domenica 21 aprile u.s., per sensibilizzarla sulla delicata tematica delle truffe e dei raggiri in danno della popolazione. All’incontro, che rientra nella più ampia campagna di sensibilizzazione contro le truffe promossa dal Comando Provinciale Carabinieri di Perugia, ha partecipato anche il Vice Sindaco di Panicale.

Nel corso delle attività, i militari hanno descritto alla platea le metodologie più comunemente utilizzate dai truffatori per carpire la fiducia delle loro vittime, mettendo in guardia i presenti soprattutto dalla consolidata tecnica del “finto appartenente alle forze dell’ordine/avvocato”. Quello che spesso si verifica, infatti, è il tentativo di raggiro perpetrato a mezzo telefono dove l’interlocutore – che si presenta come un appartenente alle forze dell’ordine – contatta telefonicamente una persona anziana e le comunica che il proprio figlio/nipote è rimasto coinvolto in un grave sinistro stradale e che per evitargli gravi conseguenze (anche penali) dovrà consegnare denaro contante o oggetti preziosi ad un incaricato (talvolta un finto avvocato) che si presenta immancabilmente presso l’abitazione del malcapitato. L’incontro è servito per condividere una regola generale: se uno sconosciuto ti chiede denaro o gioielli, chiama il 112! Si è parlato anche di comportamenti virtuosi tesi a contrastare il fenomeno dei furti in abitazione, sulle auto in sosta (in prossimità di chiese, cimiteri o centri commerciali) e delle truffe online.

I Carabinieri hanno ribadito ai presenti la necessità di attivare sempre il sistema di allarme – se presente – quando si lascia la propria abitazione anche per un periodo limitato di tempo, di non lasciare le chiavi inserite esternamente alla porta di casa, di non lasciare porte o finestre aperte. Si è ribadita la necessità di non lasciare le chiavi all’interno delle autovetture parcheggiate sulla pubblica via o in cortile. I presenti hanno rivolto numerose domande ai militari dell’Arma, contribuendo alla buona riuscita dell’incontro anche attraverso la condivisione di testimonianze o esperienze personali. L’attività di sensibilizzazione proseguirà nelle prossime settimane con altri incontri nei comuni del Trasimeno.