La lista Burico Sindaco al lavoro: donne e uomini attivi nel mondo del lavoro e nelle associazioni

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Competenze, entusiasmo e tanta voglia di fare per il bene della collettività. È questa, in sintesi, l’impronta politica che la lista “Burico Sindaco” vuole portare come contributo al governo di Castiglione del Lago per i prossimi cinque anni. Ieri pomeriggio, in riva al Trasimeno, si sono ritrovate oltre cento persone, con una consistente rappresentanza giovanile, per la presentazione della lista “Burico Sindaco” che supporta Matteo Burico nella corsa alla carica di sindaco di Castiglione del Lago alle Elezioni Comunali di Castiglione del Lago dell’8 e 9 giugno 2024. Un folto pubblico che dimostra che la politica si fa ancora dal vivo. Si sono presentati i sedici candidati, otto donne e otto uomini che rappresentano tutte le categorie sociali e anagrafiche: Andrea Sacco (capolista), Alessio Fantucci, Gloria Persici, Fabio Nicchiarelli, Maria Laura Sebastianelli, Mauro Botticelli, Linda Possieri, Armando Piscitelli, Massimo Giardiello, Sara Tintilla, Monica Poggiani, Piero Pazzaglia, Maria Luisa Deboli, Erika Ferrari, Claudio Juhasz, Guglielmo Moroni.
La capolista e vicesindaca uscente Andrea Sacco ha introdotto l’incontro. «Per me è la seconda campagna elettorale e sono consapevole della fatica che ci aspetterà in queste ultime settimane prima del voto. Ci metteremo in gioco e ci confronteremo con le persone, parlando ma, soprattutto, ascoltando molto per interpretare le esigenze dei cittadini e dare il nostro contributo alla crescita di Castiglione del Lago. Sono molto orgogliosa di questi ultimi cinque anni ma sono consapevole che non possiamo fermarci qui ma andare ancora avanti: istruzione, cultura, ambiente, cura del territorio, sport e inclusione tra i nostri punti principali».

«Oggi è una giornata bellissima e, davanti a così tanta gente, è importante parlare dei temi principali che riguardano Castiglione del Lago ­– ha affermato Matteo Burico – in questa anomala campagna elettorale; anomala perché alcuni utilizzano toni e metodi per divedere le persone, nel tentativo di sistemare i problemi dei singoli e non per risolvere quelli di tutta la comunità. Quando ho alzato il telefono per chiamare le donne e gli uomini che sono qui con me ho trovato immediata disponibilità, da parte di tutti, a mettersi in gioco per Castiglione, per non disperdere il lavoro fatto. Per anni abbiamo demonizzato la politica ma occorre impegno e non improvvisazione: la politica buona lavora concretamente per gli interessi di tutti».

Burico ha ripercorso velocemente la scorsa consiliatura, rivendicando fortemente di essere un sindaco di centrosinistra e non un “falso civico” come altri, ricordando che dopo i primi 9 mesi, con la splendida novità dell’Albero di Natale sull’acqua, è scoppiata la pandemia: «Anni che hanno pesantemente inciso sulle nostre vite, sulle famiglie, sui lavoratori, sulle imprese, sugli studenti, sui giovani e gli anziani che si sono ritrovati isolati: tutto ciò ha fatto esplodere le spese per il sociale e per i servizi scolastici, incidendo sul bilancio comunale. Ma Castiglione ha dimostrato forza morale e reattività: siamo stati quelli nel Trasimeno che hanno reagito prima e meglio con 369 nuove piccole aziende che hanno aperto e abbiamo guadagnato oltre mille posti di lavoro. Con le opportunità del PNRR abbiamo presentato tanti progetti e fatto partire tanti nuovi cantieri: molti dicono troppo nell’ultimo periodo, ma non era possibile fare prima con normali i tempi burocratici, i controlli, gli esami dei progetti e le gare d’appalto. Ricordo, fra tutti, i due nuovi asili nido di Castiglione e di Colonnetta che potete vedere in questi giorni; abbiamo messo a terra circa 15 milioni di euro di opere pubbliche». Una comunità che è cambiata in meglio «nonostante quello che dicono gli “esperti” di Facebook, grazie a tutti coloro che si sono rimboccate le maniche e hanno lavorato e investito sulle proprie attività, sulle famiglie, sulla cura e sulla qualità del territorio».

Burico smentisce le tante mistificazioni e le falsità scritte in questi ultimi anni. «Ad esempio, mi è stato rimproverato di aver speso troppo per eventi culturali, sportivi e per le associazioni, togliendo risorse alle manutenzioni. Invece, purtroppo io dico, abbiamo dovuto risparmiare causa pandemia una media di 240 mila euro all’anno: ho sentito parlare a vanvera di Piero Pelù e di Fiorella Mannoia ma nessuno dire che in questi 5 anni l’indebitamento del Comune si è ridotto del 3,17%».
Burico ha espresso l’idea di una Castiglione senza divisioni fra capoluogo e frazioni. «Siamo una sola comunità unita e con gli stessi obiettivi di sviluppo, una comunità che si è presa per mano che sta crescendo insieme».

Per il lago Trasimeno, tema di fondamentale importanza, Burico chiede fondi dallo Stato, certi e costanti, rifinanziando il Piano Stralcio con circa un milione e mezzo all’anno solo per le manutenzioni ordinarie e, soprattutto, autorizzazioni più snelle per operare rapidamente, quando ci sono necessità d’intervento.
«Tutta l’Umbria ora si è accorta di noi e siamo al centro degli interessi politici delle destre l livello regionale e nazionale: vengono qua a fare campagna elettorale e a parlarci, per esempio, di sanità, nascondendo il fatto che è il centrodestra il responsabile del depotenziamento dei servizi negli ultimi anni. Nella sanità l’Umbria era il “benchmark” delle regioni italiane e ora dobbiamo andare in Toscana o affidarci alla sanità privata. Il nostro ospedale è stato confermato ma con un calo complessivo dei servizi: occorre mandare a casa l’attuale maggioranza in Regione Umbria e invertire la tendenza alla privatizzazione imposta dalla coppia Tesei-Coletto».
Matteo Burico ha infine fatto un appello agli altri candidati alla carica di sindaco, chiedendo un confronto pubblico di fronte alla cittadinanza e almeno un confronto televisivo.