I Carabinieri Forestali hanno smantellato un sofisticato sistema fraudolento volto a ottenere permessi di costruzione in aree agricole soggette a vincoli paesaggistici e ambientali nel comune di Passignano sul Trasimeno. L’indagine, avviata nel 2020, ha portato alla denuncia di cinque persone all’Autorità giudiziaria.
Le indagini hanno rivelato che i permessi edilizi erano stati richiesti per la demolizione di vecchi fabbricati rurali, con l’obiettivo di recuperare la cubatura per la costruzione di nuovi edifici residenziali. Tuttavia, i fabbricati demoliti erano abusivi e non avrebbero potuto essere utilizzati per nuove costruzioni. Nelle pratiche edilizie, i richiedenti omettevano di dimostrare la regolarità urbanistica degli immobili da demolire e, in un caso, avevano persino rilasciato false dichiarazioni negli atti notarili.
Questo sistema permetteva di aggirare i rigidi vincoli delle aree agricole, consentendo la costruzione di circa 1.000 mq di superficie utile coperta in una zona del Trasimeno di grande interesse per il mercato immobiliare. Al momento dell’intervento dei militari, circa 100 mq erano già stati utilizzati, mentre altri 900 mq erano ancora disponibili per nuove costruzioni. Durante i controlli, è stata inoltre scoperta la costruzione di un immobile di lusso in una zona dove è vietato edificare, essendo all’interno della fascia di rispetto delle aree boscate.
Le cinque persone coinvolte, tra cui un architetto, sono ora accusate di reati contro la pubblica amministrazione, in materia urbanistica, di falso ideologico da parte di privato di fronte a pubblico ufficiale, false dichiarazioni in pratiche edilizie, abuso d’ufficio e falso ideologico in atti pubblici. Anche gli atti emessi da alcuni funzionari comunali sono sotto esame.
Le irregolarità sono state segnalate alla Regione, al Comune e alla Soprintendenza, che dovranno procedere con l’annullamento dei titoli abilitativi e l’emissione dei provvedimenti ripristinatori necessari.