Le lettere e i carteggi, spesso visti come reliquie di un tempo passato, tornano a vivere e a pulsare nel presente, facendo risuonare voci antiche e contemporanee tra le colline e le acque del Lago Trasimeno. È qui, a Monte del Lago, che prende il via la tredicesima edizione del Festival delle Corrispondenze, una kermesse che, dal 4 all’8 settembre, trasforma questo borgo incantato in un crocevia di storie, idee e riflessioni. Un luogo in cui il passato incontra il presente, creando un dialogo ininterrotto tra epoche, culture e pensieri. Il Festival, con il suo cartellone ricco di oltre trenta appuntamenti, si afferma come uno degli eventi culturali più attesi e significativi del panorama nazionale, attirando ospiti di spicco e un pubblico curioso e appassionato.
Il Festival delle Corrispondenze si apre con la cerimonia inaugurale, che si tiene mercoledì 4 settembre nella suggestiva piazzetta Sant’Andrea. A fare gli onori di casa le autorità locali, insieme a rappresentanti della cultura e del mondo accademico, che daranno il benvenuto a tutti coloro che parteciperanno a questa edizione. Tra i primi appuntamenti in programma, spicca la presentazione del libro di Antonio Ereditato, “Lettera agli scienziati del futuro”, che si terrà alle 18 sulla Terrazza Fattoria Luca Palombaro. Ereditato, con la sua vasta esperienza nei più importanti laboratori del mondo, ci guida alla scoperta dei misteri dell’universo, rivelando il dietro le quinte di alcune delle scoperte più rivoluzionarie della nostra epoca. Un’occasione per riflettere sul ruolo della scienza e degli scienziati nel plasmare il futuro del nostro pianeta.
La giornata proseguirà con uno spettacolo teatrale dal sapore ironico e surreale, “Lettere romane. Epistolario in terracotta di due matrone di mezza età sorprese alle spalle dal V secolo”, interpretato da Alessandro Fullin e Marco Barbieri. Un’opera che, partendo da un finto ritrovamento archeologico, racconta le vicende di due donne romane tra il serio e il faceto, dipingendo un affresco ironico e brillante della società del tempo.
In serata, il pubblico sarà trasportato in un viaggio multimediale con Gabriele Del Grande e il suo monologo “Il secolo è mobile”, un’opera che intreccia testi e immagini per raccontare la storia delle migrazioni in Europa, vista con gli occhi del futuro. Un’opera provocatoria e visionaria che ci invita a riflettere sul tema attuale e complesso della libera circolazione.
Giovedì 5 settembre il Festival proseguirà con un omaggio a Giacomo Puccini nella Chiesa di Sant’Andrea, un evento che unirà la bellezza delle sue arie più celebri alle parole delle lettere scambiate con il suo amico Riccardo Schnabl Rossi. Nel pomeriggio, spazio alla storia con l’intervento del medievalista Duccio Balestracci, che ci condurrà attraverso le lettere di battaglia e d’assedio tra il XV e il XVI secolo.
La giornata vedrà anche la partecipazione della giornalista e conduttrice televisiva Serena Bortone, che presenterà il suo ultimo libro “A te vicino così dolce”. La Bortone, con la sua prosa affilata e coinvolgente, ci offre un ritratto vivido di una generazione in bilico tra illusioni e realtà, esplorando i sentimenti con una profondità rara.
Non mancheranno poi altre proposte letterarie, come la presentazione del carteggio inedito della famiglia Guglielmi, a cura di Michela Nucciarelli, e un incontro dedicato alle “Lettere dal carcere” di Gramsci, con lo storico Angelo D’Orsi. La serata si concluderà con una lectio di Massimo Polidoro, dedicata alla meraviglia del sapere, e un incontro filosofico con Vito Mancuso, che rifletterà sul tema della gioia e della liberazione personale.