Latitante da quattro mesi, un ricercato torna a vivere dalla madre: arrestato

126

Aveva fatto perdere le sue tracce per mesi un perugino di 36 anni ricercato per atti persecutori nei confronti della moglie e abbandono del tetto coniugale. L’uomo è stato arrestato a Magione dai carabinieri della locale stazione il 17 settembre scorso su ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura generale di Perugia. Il condannato, a partire dal 2020, si era reso responsabile verso la coniuge di ripetute intimidazioni sia verbali che attraverso chiamate e messaggi telefonici, arrivando anche a minacciarla di morte fino all’allontanamento dalla dimora folignate per tornare a vivere con la madre a Magione.

La sua individuazione è stata possibile grazie alle indagini avviate dalla Procura generale di Perugia – che ne riferisce in una sua nota – e in particolare dall’ufficio Sdi costituito da personale di polizia penitenziaria, che monitorando i movimenti dell’uomo ha scoperto che a fine agosto lo stesso aveva attivato una utenza telefonica presso la Coop di Magione. Questo ha confermato la presumibile presenza del trentaseienne nel comune lacustre. Il perugino, ricercato da circa quattro mesi, è stato accompagnato alla casa circondariale di Perugia dove dovrà scontare una pena di due anni e due mesi di reclusione.