Si apre una nuova stagione teatrale al Teatro Cesare Caporali di Panicale, che anche quest’anno promette di offrire al pubblico un’ampia varietà di spettacoli, dall’arte drammatica alla danza, passando per il teatro di ricerca e la musica jazz. L’inaugurazione della stagione, organizzata dal Teatro Stabile dell’Umbria in collaborazione con il Comune di Panicale, è fissata per domenica 1 dicembre, e a parlarne è l’Assessora alla Cultura e al Turismo Paola Pausilli: “Da oltre trent’anni il nostro teatro accoglie spettacoli di alta qualità e un pubblico variegato. Quest’anno sarà una stagione importante per la varietà delle proposte e per le tematiche sociali, economiche ed etiche che porteranno il pubblico a riflettere sul mondo contemporaneo attraverso il linguaggio teatrale.”
Il programma della stagione è ricco e articolato, con appuntamenti che attraversano i generi e le sensibilità, rendendosi appetibili anche a un pubblico internazionale. La serata di apertura, domenica 1 dicembre alle 18, vedrà Gianluca Guidi omaggiare Frank Sinatra con lo spettacolo “Sinatra. The man and his music”. Accompagnato dal pianista Stefano Sabatini, il contrabbassista Dario Rosciglione e il batterista Marco Rovinelli, Guidi offrirà una narrazione musicale della vita del grande artista, ricordando aneddoti sui suoi legami con la famiglia Kennedy e le sue tormentate vicende amorose. Un tributo che promette di catturare sia chi ha vissuto l’epoca di Sinatra, sia i più giovani, offrendo uno spaccato affascinante di un’era mitica.
Il 4 gennaio sarà la volta di Debora Caprioglio, che porterà in scena “Non fui gentile, fui Gentileschi”, uno spettacolo che indaga la vicenda umana e artistica della pittrice Artemisia Gentileschi. Il dramma, scritto da R. D’Alessandro e F. Valdi e diretto da Roberto D’Alessandro, racconta il trauma che ha segnato la vita di Artemisia, divenuta poi un’icona del coraggio femminile e della lotta per l’emancipazione.
A seguire, domenica 2 febbraio, la compagnia I Sacchi di Sabbia presenterà “Pluto”, una rilettura dell’opera di Aristofane, in una messa in scena che unisce tradizione popolare e sperimentazione. Gli attori interpreteranno tutti i personaggi in una rappresentazione filologica che evoca l’antica Atene, mescolando ironia e riflessione sociale.
Martedì 4 marzo, torna a Panicale l’artista Paolo Nani con il suo ultimo lavoro, “Piccoli miracoli”. Con un linguaggio scenico che fonde teatro e arte visiva, lo spettacolo racconta la vita di un solitario disegnatore il cui universo è costantemente disturbato dai rumori e dalle interazioni esterne, in un gioco di poesia e umorismo che promette di stupire e divertire il pubblico.
Il 22 marzo sarà in scena la nuova produzione di Controcanto Collettivo, “Seconda classe”, uno spettacolo dal forte impatto sociale che riflette sul tema della ricchezza e della disuguaglianza. Gli autori spiegano: “La prima classe esiste in funzione della seconda, e senza quest’ultima perderebbe il proprio valore. La ricchezza, infatti, si fonda sull’esclusività e sulla certezza che altri abbiano meno.”
A chiudere la stagione, mercoledì 2 aprile, sarà la danza di Balletto Civile con “Davidson”, ispirato alla sceneggiatura “Il Padre Selvaggio” di Pier Paolo Pasolini. Questa pièce di teatro fisico esplora la potenza visionaria di Pasolini, in un’opera che celebra la libertà di pensiero e il coraggio artistico di un intellettuale scomodo, la cui voce riecheggia ancora oggi.
Un viaggio tra arte e riflessione – La Stagione 24/25 del Teatro Caporali di Panicale si annuncia, quindi, un percorso di emozioni, impegno e bellezza, che l’Assessora Pausilli invita a vivere appieno: “Incontriamoci al Caporali per condividere insieme il potere del teatro!”.