“La ristrutturazione di tutte le altre riciclerie del Trasimeno è stata interessata da una chiusura temporanea non superiore ai cinque mesi. A Castiglione, i cittadini sono stati privati del servizio ubicato all’ex pomodoraia per ben 1.175 giorni, come indicato nel comunicato del Comune che annuncia l’inaugurazione del nuovo centro di raccolta rifiuti il prossimo 7 gennaio. L’associazione La Voce dei Cittadini aveva promosso anche una raccolta firme per ripristinare il centro di raccolta del capoluogo, quando tutto faceva pensare che, a causa di una serie di vicissitudini, la ricicleria del capoluogo non dovesse più riaprire.”
“Nel 2019, il Comune approvò con delibera del consiglio il primo progetto di ristrutturazione della ricicleria di via della Stazione. Una parte della stessa sconfinava su un terreno non di proprietà comunale, ed era previsto sanare la questione con la sottoscrizione di un protocollo di impegni fra il Comune e parte della proprietà privata.
Il protocollo suscitò scalpore per il costo eccessivo per le casse comunali, oltre 400 mila euro. Un consigliere comunale inviò alle autorità competenti una nota informativa. Successivamente, il Comune decise di modificare il progetto, riconducendo la realizzazione della nuova ricicleria nel solo sedime di proprietà comunale e il protocollo precedentemente sottoscritto fu di fatto annullato.”
“La Voce dei Cittadini propose lo spostamento del centro di raccolta rifiuti in un luogo meno impattante, più funzionale, meno costoso e di facile realizzazione. Questo soprattutto perché il Piano Regolatore Generale prevedeva la riqualificazione dell’ex pomodoraia, sede del centro di raccolta rifiuti, recependo un progetto commissionato a un pool di tecnici e finanziato dalla Regione sulla riqualificazione dell’area, che escludeva la presenza di una ricicleria.
Dopo un lungo calvario, durato 1.175 giorni dalla chiusura della ricicleria del capoluogo (18 ottobre 2021), salvo nuovi imprevisti, i cittadini potranno nuovamente conferire i rifiuti con meno disagi e costi. L’unico rammarico rimane che il problema avrebbe potuto trovare una soluzione più rapida, senza compromettere la riqualificazione di un’area prossima alla stazione ferroviaria, dove uno studio commissionato dalla Regione, pagato con soldi pubblici e recepito dal Piano Regolatore nel 2018, dava risposte alla riqualificazione e allo sviluppo di un’area strategica.”
Daniz Lodovichi
Pierino Bernardini