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lunedì 3 Febbraio 2025
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Sanremo 2025: l’Umbria tifa per Shablo, il produttore “adottato” da Piegaro in gara all’Ariston

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Quest’anno l’Umbria avrà un motivo in più per seguire con attenzione il Festival di Sanremo. Tra le canzoni più attese della kermesse musicale figura La mia parola, interpretata da un quartetto d’eccezione composto da Guè, Joshua, Tormento e Shablo. Proprio quest’ultimo, noto produttore musicale e dj, pur essendo nato a Buenos Aires nel 1980, ha un legame profondo con la regione, avendo scelto di vivere a Piegaro.

Shablo, all’anagrafe Pablo Miguel Lombroni Capalbo, è al suo debutto sul palco dell’Ariston, accanto a tre figure che hanno segnato la storia dell’hip hop italiano. Italo-argentino di nascita, si è trasferito in Umbria all’età di dieci anni e ha mosso i primi passi nel mondo della musica negli anni ’90, immerso nella scena underground hip hop italiana. Nel corso della sua carriera ha collaborato con alcuni dei più grandi nomi della scena musicale contemporanea e a Sanremo incontrerà molti amici e artisti che ha contribuito a lanciare, tra cui Achille Lauro e Rkomi.
In passato, in un’intervista rilasciata a La Nazione, Shablo aveva ricordato con nostalgia la Perugia degli anni ’90, descrivendola come un ambiente vivace, ricco di locali e animato da eventi come Umbria Jazz, dove giovani provenienti da tutto il mondo si ritrovavano. Secondo lui, molti talenti musicali sono cresciuti proprio in quell’atmosfera e alcuni hanno poi trasformato la loro passione in una carriera.

Oggi vive a Piegaro, dove ha creato una casa che è anche un punto di ritrovo per amici e colleghi. Tra gli artisti che ha ospitato figurano Fabri Fibra, Sfera Ebbasta, Marracash, Gué Pequeno, Charlie Charles ed Elettra Lamborghini. Ripercorrendo il proprio percorso, ha raccontato di come la musica fosse un’ossessione sin da ragazzo: organizzare eventi, suonare nei locali e vivere di questa passione era il suo sogno, più che il successo economico. A Perugia si è esibito in diversi locali storici, come il Norman e lo Zoologico, e ha iniziato a suonare al Red Zone aprendo le serate di Riki L., spesso davanti a una pista vuota.

Parlando del suo legame con l’Umbria, Shablo ha sottolineato le sue radici: i suoi bisnonni erano originari di Città della Pieve e, dopo essere emigrati in Argentina, la sua famiglia ha mantenuto un legame con la regione. Oggi, a Piegaro, possiede un uliveto con mille piante e un piccolo studio di registrazione. Ha confessato di aver provato più volte a realizzare progetti musicali in Umbria, trovando però difficoltà nel portarli avanti. Tra i suoi sogni c’è l’idea di organizzare un evento all’aperto sulle rive del Trasimeno, magari insieme a Ralf, storico dj e amico di lunga data, con cui condivide la passione per la musica e per il territorio.

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