La “critica situazione della sanità pievese” è stata al centro dell’incontro che, su richiesta del sindaco Fausto Risini, risalente a dicembre (dopo l’insediamento della nuova Giunta regionale), si è tenuto martedì pomeriggio con la Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti.
“La situazione della sanità locale – secondo quanto descritto da Risini – ha visto un inesorabile declino, a partire dallo smantellamento e dalla chiusura dell’Ospedale “Beato Giacomo Villa” e del suo Pronto Soccorso nel 2017 e successivamente anche sotto l’Amministrazione Tesei, che aveva promesso un Ospedale di Area Disagiata con Pronto Soccorso, non approvato dal Ministero. Un continuo disattendere le necessità delle comunità che vivono in questi luoghi – sono ancora le parole del primo cittadino pievese -. Bisogni espressi, manifestati e dibattuti, a gran voce dal Primo cittadino, in tutte le sedi istituzionali e non. Il deludente risultato delle scelte politiche della Regione Umbria è stato quello di lasciarci soli e isolati ad assistere ad uno smembramento di servizi inarrestabile, che vede aumentare solo i chilometri da percorrere nei famosi viaggi della speranza e i disagi per la nostra comunità. Abbiamo un primato però: quello di essere l’unica area regionale a non avere un Ospedale Unico. Struttura che doveva sorgere a Villastrada e affondata dalla Giunta Regionale della Presidente Catiuscia Marini. Tante parole, tante speranze e tante promesse, tutte puntualmente disattese”.
“Ma Città della Pieve non si arrende – continua Risini – e prosegue la sua battaglia. Perché la perdita di servizi è diventata anche un’offerta al ribasso di Diritti e questa Amministrazione comunale non lo accetterà mai: non siamo cittadini di serie B e la politica deve darci risposte adeguate”.
All’incontro, a cui ha partecipato il Gruppo di Minoranza “Insieme per Città della Pieve”, il primo cittadino ha dunque esposto l’attuale situazione, che vede “la presenza di una Casa di Comunità che è una scatola vuota; il Punto di Prima Assistenza h24 medico ed infermieristico, con perlopiù la presenza di specializzandi senza alcuna esperienza; la postazione del 118, che dai primi giorni di dicembre ha visto eliminare anche la presenza del medico, che in caso di bisogno deve arrivare da Castiglione del Lago; nell’attività ambulatoriale si è venuta a creare la criticità di copertura del servizio del Pediatra, dato che l’attuale dottoressa ha comunicato che dal 16 febbraio non seguirà più i piccoli pazienti di Città della Pieve, e al momento la USL non è stata in grado di comunicarci come le nostre famiglie dovranno organizzarsi per sopperire a questa ulteriore mancanza; il Poliambulatorio specialistico e del centro di salute mentale vede la continua sospensione di tanti servizi fondamentali; senza contare l’inefficienza del sistema Unico di Prenotazione delle visite che invia i nostri cittadini a Città di Castello o in Toscana, quando nello stesso giorno e orario, lo specialista sta a braccia conserte nella struttura di Città della Pieve”.
“Si comprende la grave carenza di personale lungo tutto lo Stivale – ha affermato Risini -, si comprendono le difficoltà economiche e organizzative, ma questo è un chiaro quadro di inaccettabile abbandono che non siamo disponibili a tollerare. In quest’area vivono decine di migliaia di persone che meritano risposte. Le meritavano ieri e sono ancora qui, dopo anni, a mani vuote, ad attenderle oggi”.
Ciò che il sindaco di Città della Pieve ha chiesto alla presidente Proietti è stato la risoluzione dei disservizi presentati e l’attivazione di una struttura ospedaliera, con una capienza di 20 posti letto di medicina generale, con Pronto Soccorso; attività di medicina interna e di chirurgia generale ridotta, non escludendo una sperimentazione gestionale di parternariato pubblico-privato, tipo Umbertide, a specifica vocazione di protesica ortopedica. Nell’attesa che venga finalmente realizzato l’Ospedale Unico da collocare in luogo idoneo.
“Proietti – secondo quanto riferisce lo stesso Risini – preso atto della situazione, ha garantito il suo impegno a ragionare insieme in una ulteriore riunione in cui fare sintesi delle esigenze di Città della Pieve per poi inserirle nel nuovo Piano Sanitario Regionale. Presente all’incontro il Consigliere regionale Cristian Betti con il quale c’è stata condivisione delle tematiche presentate. Anche con il Gruppo di Minoranza “Insieme per Città della Pieve” si è stabilita una intesa sulle Linee generali”.