Consiglio comunale aperto affollato la sera del 20 febbraio sulla fusione di Coop Centro Italia con Unicoop Tirreno. Tra il pubblico sono intervenute rappresentanze dei lavoratori e l’Associazione “La Voce dei Cittadini”. Quest’ultima ha espresso solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori di Coop Centro Italia, manifestando al contempo preoccupazione per il territorio, a causa della perdita della sede della Direzione aziendale della più importante impresa locale sia per forza lavoro che per fatturato.
La trasformazione societaria, che si concretizzerà con la nascita di Unicoop Etruria e dovrà essere approvata a breve dai soci di Coop Centro Italia, è sicuramente dettata da problemi di bilancio che non giungono come un fulmine a ciel sereno.
L’Associazione ha evidenziato l’assenza dei responsabili di Coop Centro Italia e ha sottolineato che, secondo un comunicato di Coop, a seguito dello sciopero odierno, il piano industriale sarebbe stato illustrato ai sindacati, alle RSU e alle RSA il 13 gennaio scorso a Roma.
Nel 2018, quando Coop Centro Italia vendette i 29 punti vendita della Toscana a Unicoop Firenze per 85 milioni di euro, fu istituito tempestivamente un tavolo istituzionale permanente, presieduto dall’allora sindaco Batino, con la partecipazione di tutti i capigruppo consiliari, dei sindacati regionali, delle RSU e del presidente di Coop, Raggi.
Oggi ci troviamo di fronte a una situazione altrettanto complessa, ma di un tavolo del genere non si parla, e non vengono rese note le linee del piano industriale che Coop afferma di aver già illustrato a sindacati e istituzioni. Nel mezzo ci sono i lavoratori, che attendono con apprensione di conoscere il loro futuro.
Associazione “La Voce dei Cittadini”
