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mercoledì 2 Aprile 2025
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Chiesa di La Piana, 25 anni dal restauro: un simbolo di unione e accoglienza

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La comunità di La Piana ha celebrato il venticinquesimo anniversario del restauro della Chiesa di Santa Maria della Rosa con una giornata densa di significato, incentrata non solo sul ricordo, ma anche sul futuro della frazione.

L’Arcivescovo Don Ivan Maffeis, presente alla cerimonia, ha lanciato un messaggio chiaro alla comunità: l’importanza dell’integrazione e del coinvolgimento di tutti, dai giovani agli anziani, passando per le famiglie di immigrati che negli ultimi anni hanno scelto di stabilirsi a La Piana. Il suo monito è stato un invito a riscoprire il senso autentico della condivisione, affinché la piccola frazione di Castiglione del Lago possa continuare a essere un esempio di accoglienza e partecipazione attiva.

Un cammino di comunità e memoria

L’incontro con il Vescovo è stato un’occasione di riflessione sul ruolo della parrocchia e su come armonizzare la vita locale con le sfide del mondo contemporaneo. La comunità sta vivendo un periodo di rinnovato fervore, testimoniato da una maggiore partecipazione alle attività parrocchiali, da una liturgia più sentita e dalla ripresa di iniziative volte a rafforzare il tessuto sociale.

Monsignor Maffeis ha sottolineato due pilastri fondamentali della vita comunitaria: i bambini, simbolo di freschezza e speranza per il futuro, e gli anziani, custodi della memoria e delle radici della collettività.

Un passato di accoglienza che ispira il presente

La Piana ha nel suo DNA il valore dell’integrazione. Le sue origini risalgono al 1258, quando alcune famiglie cortonesi, in fuga dai guelfi aretini, trovarono qui rifugio. In un territorio impervio, la solidarietà divenne un elemento essenziale per la sopravvivenza, contribuendo a forgiare una comunità unita e intraprendente. Quella stessa capacità di adattamento e coesione è oggi più che mai necessaria per affrontare le sfide della contemporaneità.

Un restauro frutto di impegno collettivo

L’anniversario ha riportato alla memoria la grande impresa della ristrutturazione della Chiesa Parrocchiale, avvenuta nel 2000. L’edificio necessitava di interventi strutturali su tetto, pavimenti e impianti, oltre al restauro degli affreschi. I lavori furono possibili grazie all’impegno della comunità, che mise a disposizione tempo, risorse e manodopera volontaria. Un esempio straordinario di dedizione collettiva, in cui i “Pianaioli” si rimboccarono le maniche, affrontando polvere, calce e intonaco per restituire alla Chiesa il suo splendore.

Recentemente, anche l’organo a canne, realizzato nel 1897 dai Fratelli Morettini di Perugia, ha avuto bisogno di un importante restauro. Il tempo e la polvere ne stavano compromettendo irrimediabilmente la funzionalità, ma grazie all’intervento dell’organista Marco Valentini, lo strumento ha ritrovato la sua voce originaria.

Musica e memoria per concludere la giornata

I festeggiamenti si sono conclusi con un concerto del Coro della Parrocchia di Castiglione del Lago, diretto dal Maestro Davide Armellini e accompagnato all’organo da Maria Chiara Carloni. Un momento di grande emozione che ha riportato alla mente il periodo del restauro e il ricordo di chi ha contribuito a rendere possibile quella straordinaria impresa.

La serata si è chiusa sulle note di Soave Madonnina, canto dedicato alla Madonna della Rosa e scritto da un parroco di La Piana nella seconda metà del Novecento. Un inno alla speranza, all’appartenenza e alla fratellanza, valori che, oggi più che mai, continuano a essere il cuore pulsante della comunità.

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