I pontili del porto turistico restano chiusi, e con l’arrivo della bella stagione cresce l’insofferenza tra i diportisti del Trasimeno. Nonostante molti abbiano già rinnovato la concessione annuale, l’accesso alle imbarcazioni a motore risulta ancora precluso: un cancello chiuso, una rete rossa da cantiere e un cartello che parla chiaro – “Vietato l’ingresso ai non addetti ai lavori”. Ma di lavori, almeno a prima vista, non c’è traccia. Nessun macchinario, nessun operatore, nessun avviso che spieghi la situazione. Di fatto, si tratta di un “cantiere fantasma”, come lo definiscono alcuni frequentatori abituali del porto. E a far salire il malumore non è solo l’accesso negato, ma il totale silenzio da parte delle autorità competenti.
Alcuni utenti hanno tentato di ottenere chiarimenti scrivendo all’Ispettorato di Porto dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, ma – riferiscono – nessuna risposta è arrivata. Una situazione paradossale, proprio in vista delle festività primaverili, quando il lago torna ad essere meta per appassionati di nautica e turisti. A rendere tutto ancora più critico è il contesto idrico attuale: il livello del lago è sotto la media e i dragaggi previsti tardano ad arrivare. Il rischio concreto è che molte imbarcazioni, anche se l’accesso ai pontili venisse ripristinato, non riusciranno comunque a lasciare il porto.
Una situazione che non solo penalizza i diportisti, ma solleva anche una questione di equità: perché pagare una concessione annuale piena per un servizio parzialmente – o del tutto – inaccessibile? Tra chi aspetta risposte e chi spera almeno in un’informazione chiara, si fa strada un sentimento condiviso: un cartello, almeno, lo si potrebbe mettere.