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Doppio appuntamento per i soci di Banca Centro Toscana Umbria che si sono riuniti in assemblea per la discussione e l’approvazione del bilancio 2021 e per l’elezione del Cda che rimarrà in carica fino al 2024. Nel rispetto dei principi di tutela della salute l’assemblea si è svolta tramite il conferimento di delega e relative istruzioni di voto da parte dei soci al rappresentante designato: hanno partecipato oltre 2600 soci, approvando il bilancio 2021 - il secondo dopo l’operazione di fusione - ed eleggendo i nuovi consiglieri.
Importanti novità riguardano la governance della banca: come previsto nello statuto i soci hanno eletto 9 consiglieri, i componenti del collegio dei revisori e dei probiviri. La composizione rispetta quanto deliberato in sede di assemblee di fusione dai soci e tiene conto delle recenti normative sugli assetti qualitativi e quantitativi dei consigli di amministrazione delle Bcc.
Nella prima seduta</stron
Banca Centro Toscana-Umbria chiude in positivo il primo semestre, sia per il risultato economico sia per la crescita dei principali dati di raccolta e impieghi. Infatti, nei primi sei mesi la raccolta allargata supera i 2,2 miliardi di euro, in crescita di oltre 73 milioni di euro, e gli impieghi a clientela si attestano a circa 1,3 miliardi di euro, in crescita di oltre 30 milioni di euro con nuove erogazioni per oltre 110 milioni di euro.
Nonostante l’effetto Covid, che si è fatto sentire in particolare nel primo trimestre, è positivo lo sviluppo dei servizi alla clientela, in particolare il risparmio gestito che cresce di oltre 41 milioni di euro.
Anche in questo primo scorcio di esercizio è proseguita, inoltre, la politica intrapresa da anni sulle coperture dei rischi di credito correlati anche agli scenari pandemici: conseguentemente l’utile semestrale, al netto delle tasse, si attesta a oltre un 1,6 milioni di euro confermando la buona
Si è svolta martedì 4 maggio l’assemblea dei soci di Banca Centro Credito Cooperativo Toscana-Umbria per l’approvazione del bilancio 2020 e la nomina di due consiglieri. In ragione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 l’Assemblea si è tenuta, per il secondo anno consecutivo, senza la presenza fisica dei soci, ma esclusivamente tramite il conferimento di delega e relative istruzioni di voto al rappresentante designato: oltre 1100 soci hanno approvato il bilancio presentato dal presidente Carmelo Campagna.
Nonostante gli effetti economici correlati alla pandemia, l’utile a fine 2020 risultava superiore ad un milione di euro. In crescita anche la raccolta totale che si attesta ad oltre 2,15 miliardi di euro mentre le erogazioni di nuovo credito ammontano a oltre 175 milioni di euro. Infine, uno sguardo agli indicatori patrimoniali che si mantengono nelle medie alte del sistema in linea con il piano industriale e i parametri del Gruppo
Banca Centro Credito Cooperativo Toscana Umbria festeggia positivamente il suo primo anno di vita. Dai primi dati la banca, nata dall’aggregazione tra Banca Cras e Bcc Umbria, chiude l’esercizio 2020 con un utile superiore a un milione di euro, nonostante gli effetti economici correlati alla pandemia e l’introduzione delle nuove regole sui deteriorati. Cresce la raccolta totale che si attesta ad oltre 2,15 miliardi di euro, le erogazioni di nuovo credito ammontano a oltre 175 milioni di euro, gli indicatori patrimoniali si mantengono nelle medie alte del sistema a conferma dei risultati gestionali.
Insieme alla consueta assistenza finanziaria a famiglie ed imprese dei territori di riferimento, prosegue l’importante strategia di presidio dei rischi globali ed in particolare sugli npl anche attraverso strumenti come le cessioni ‘gacs’ e le politiche prudenziali sui coverage dei crediti deteriorati che tengono conto anche degli scenari covi
Ora c’è anche l’ufficialità: da venerdì primo gennaio Carmelo Campagna prenderà il posto di Palmiro Giovagnola al vertice di Banca Centro Credito cooperativo Toscana-Umbria, l’istituto bancario nato all’inizio dell’anno dalla fusione tra le ex Bcc Umbria e Banca Cras. Ad annunciarlo, martedì 15 dicembre, sono stati gli stessi protagonisti riuniti nella sede direzionale della banca, a Moiano di Città della Pieve, insieme al vicepresidente dell’istituto Florio Faccendi, al direttore generale Umberto Giubboni e al condirettore generale Marcello Morlandi. Smentendo categoricamente voci di conflittualità interne, lo stesso Giovagnola ha definito l’avvicendamento “una discontinuità nel segno della continuità”. A prendere il suo posto alla presidenza, come detto, l’attuale consigliere e membro del Comitato esecutivo Carmelo Campagna, ternano, 58 anni, affermato dottore commercialista e presidente della società finanziaria regionale Gepafin. Così
Sono trascorsi cinque mesi dalla dichiarazione di pandemia da Covid-19 da parte dell’OMS e dall’avvio del lockdown in Italia, avvenuti ai primi di marzo...