"A decorrere dal 6 marzo 2021 e fino al 21 marzo 2021 nel territorio dei comuni della Provincia di Perugia le attività scolastiche e didattiche di tutte le classi delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Sono sospese tutte le attività laboratoriali nelle scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie e nei corsi IeFP". Così riporta la nuova ordinanza regionale firmata oggi dalla Presidente Donatella Tesei.
Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’Istruzione n. 89 del 7 agosto 2020 e dall’ordinanza del Ministro dell’Istruzione 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni de
Anche in Umbria, come da DL approvato dal Consiglio dei Ministri che introduce ulteriori disposizioni in materia di emergenza sanitaria da Covid, da domani la ripresa dell'attività didattica per le superiori sarà in dad, mentre slitta per il momento all'11 gennaio quella in presenza per il 50% degli studenti.
La Regione sta però sta valutando un ulteriore rinvio, per prorogare la dad almeno fino a metà gennaio.
Tornano invece in classe domani i bambini della scuola dell'infanzia, delle elementari e delle medie. L'Umbria era tra le Regioni che nei giorni scorsi avevano chiesto al Governo di spostare il rientro in classe. Se partire o meno in presenza dalla prossima settimana si deciderà, in base all'andamento epidemiologico, tra domani e venerdì, con quest'ultimo come probabile giorno scelto per la riunione di Giunta e quindi per la decisione finale. La presidente Donatella Tesei e gli assessori stanno infatti attendendo il nuovo report di m
"Dal 30 ottobre gli studenti medi dell’Umbria sono ingiustamente e illegittimamente differenziati e discriminati rispetto alla gran parte delle scuole medie del resto d’Italia". Comincia così una petizione sottoscritta da decine di genitori di alunni delle scuole media dell'Umbria per chiedere il ripristino delle lezioni tradizionali per i loro figli. Per questi studenti la scuola in presenza è ormai un ricordo da quasi un mese, sospesa e sostituita con la didattica a distanza dalle ordinanze della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei che di fatto hanno inasprito le misure governative che hanno lo scopo di prevenire il contagio da coronavirus.
Persino "il regime più ristretto previsto per la zona rossa (ma l’Umbria non lo è) - spiegano i firmatari - non nega a tutta la scuola media la didattica in presenza, ma la limita alla sola prima classe della scuola media. Dunque in Umbria dal 30 ottobre vige un regime più restrittivo e discriminante anc
Prorogata fino al 22 novembre la didattica a distanza per le scuole secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie dell'Umbria. Lo prevede un'ordinanza firmata dalla presidente della Regione, Donatella Tesei, che conferma alcune restrizioni già in essere che si sommano a quanto previsto dal Dpcm. Proroga anche per la chiusura domenicale di tutti gli esercizi commerciali di vicinato, medie e grandi strutture di vendita al dettaglio, alimentare e non alimentare, ad esclusione delle farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccherie e rivendite di generi di monopolio.
E' fatto inoltre divieto dell'esercizio domenicale di ogni attività commerciale esercitata su aree pubbliche. Sono sospese tutte le attività realizzate in presenza in spazi aperti o in luoghi chiusi da associazioni e circoli ricreativi e culturali, centri di aggregazione sociale, università del tempo libero e della terza età. Sono vietati per il medesimo periodo i giochi da tavol
"La decisione di prorogare ulteriormente la chiusura delle scuole medie in Umbria, nonostante le diverse indicazioni del governo nazionale e senza alcun confronto con le rappresentanze del personale scolastico, rischia di avere ripercussioni molto pesanti, non solo sui ragazzi, privati ancora una volta della didattica in presenza, ma anche sulle famiglie, vista la quasi totale mancanza di strumenti di copertura per lavoratrici e lavoratori che devono gestire i figli a casa".
Ad affermarlo sono Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, insieme alle rispettive categorie della scuola Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola, che stigmatizzano il modus operandi della Regione, che, ancora una volta, dicono i sindacati, “salta a piedi pari il confronto e non ascolta la voce del personale scolastico”. Secondo Cgil, Cisl e Uil peraltro il provvedimento pone una serie di problemi mai affrontati, come quello del digital divide per le aree interne e soprattutto per quelle
Nel giorno in cui i contagi quotidiani di Covid hanno fatto registrare in Umbria un altro record, la Regione ha deciso una nuova stretta per contenere l'epidemia. La presidente Donatella Tesei ha firmato un'ordinanza con la quale dispone la didattica a distanza dal 3 al 14 novembre nelle scuole secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie. Le attività in presenza sono riservate esclusivamente ai laboratori, dove previsti, e per la frequenza degli alunni con bisogni educativi speciali.
Con lo stesso provvedimento vengono limitati gli spostamenti in occasione di Halloween. La Regione ha infatti deciso di limitarli dalle 22 alle 5 per le notti a cavallo tra 31 ottobre e 1 novembre e primo-2 novembre "se non motivati da comprovate esigenze d'urgenza, di lavoro e di salute".
L’ordinanza prevede anche il divieto per l'intera giornata di sabato 31 ottobre di svolgere le consuetudini legate a Halloween come il crearsi di gruppi per passeggia