Il PD dell'Umbria ha manifestato davanti ai palazzi regionali per denunciare carenze – mancanza di servizi, di investimenti e di personale - e ritardi...
L’Umbria della ristorazione è scesa in piazza per chiedere alla politica, a tutti i livelli, tutta l’attenzione che il settore dei pubblici esercizi merita e di cui ha bisogno. Imprenditori del settore ristorazione e bar ha infatti animato un presidio in piazza Italia, a Perugia, per ricordare alla Regione Umbria e alle istituzioni locali la necessità di un impegno concreto e non più dilazionabile.
Una piccola delegazione di imprenditori è stata ricevuta a Palazzo Cesaroni. Gli imprenditori hanno così potuto esporre le loro richieste in presenza di Vincenzo Bianconi, Tommaso Bori, Thomas De Luca, Paola Fioroni, Andrea Fora, Valerio Mancini, Eleonora Pace, Stefano Pastorelli, Marco Squarta. Tutti i consiglieri hanno dichiarato disponibilità nei confronti delle richieste delle imprese Fipe Umbria e hanno impegnato la Regione a lavorare concretamente su questo fronte.
A rischio, è stato ribadito dagli imprenditori Fipe, ci sono almeno 1.50
"La vaccinazione anti Covid-19 sia estesa a tutti i medici veterinari e non solo ai dirigenti medici veterinari del Sistema sanitario nazionale che giustamente ne devono usufruire e che già hanno ricevuto la prima e seconda dose, compresi gli amministrativi e dipendenti".
A dirlo è il presidente dell'Ordine dei medici veterinari della provincia di Perugia, Sandro Bianchini, che si dice "deluso e amareggiato dalla Regione".
"Non volevo arrivare a questo - spiega - ma come presidente di un Ordine professionale sanitario, mi corre l'obbligo, oltre a sentirmi in dovere, di difendere i diritti di tutti gli iscritti al nostro Ordine, attuando e mettendo in campo qualsiasi strategia o percorso utile allo scopo e cioè quello di dare la possibilità a tutti i colleghi medici veterinari, di ricevere la vaccinazione anti Covid".
Il problema nasce sulla somministrazione del vaccino ai liberi professionisti che "sono quotidianamente in pr