Lo chef Lorenzo Ragni – appena trent'anni e originario di Magione – ottiene in Francia, assieme alla compagna Florencia Montes, anch'essa chef di origini...
Un commerciale junior, un addetto al lavaggio auto appartenente alla categoria protetta (legge 68\69), un addetto al banco gastronomia, un cameriere e un addetto alle vendite. Sono queste le figure professionali che l’agenzia di lavoro interinale “Somministrazione lavoro srl” di Perugia, la prima con sede legale nel capoluogo umbro, sta cercando per realtà imprenditoriali operanti a Perugia e a Corciano.
Di seguito gli annunci di lavoro della settimana rivolti ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le etĂ e nazionalitĂ , ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03:
Un\a commerciale junior full time per un’azienda operante nel settore chimico-industriale, a Perugia. La risorsa, affiancata da una figura senior, dovrà occuparsi dello sviluppo della rete commerciale nella zona di Perugia. Capacità di negoziazione e relazionali, essere motivati e l’aver maturato una breve esperienza nella mansi
L’annuncio del premier Draghi della riapertura di ristoranti e bar dal prossimo 26 aprile, seppure all’aperto e dove i dati lo consentiranno, è stata accolta con favore dagli imprenditori umbri di Fipe Confcommercio, protagonisti di una manifestazione di protesta a Perugia anche lo scorso 13 aprile proprio per chiedere, tra le altre cose, una data certa per ripartire e per riappropriarsi del proprio futuro.
“Dovremo aspettare di vedere nel dettaglio il provvedimento del governo – commenta il presidente di Fipe Umbria Confcommercio Romano Cardinali – ma l’annuncio di Draghi ci sembra un importante passo in avanti. Abbiamo la sensazione di aver imboccato un tunnel; la speranza è che sia breve e che presto potremo vedere la luce.
Questo provvedimento – aggiunge Cardinali - ci era stato preannunciato tre giorni fa dal ministro Giorgetti nell’incontro a margine dell’Assemblea nazionale Fipe con una nostra delegazione, che aveva prop
L’Umbria della ristorazione è scesa in piazza per chiedere alla politica, a tutti i livelli, tutta l’attenzione che il settore dei pubblici esercizi merita e di cui ha bisogno. Imprenditori del settore ristorazione e bar ha infatti animato un presidio in piazza Italia, a Perugia, per ricordare alla Regione Umbria e alle istituzioni locali la necessità di un impegno concreto e non più dilazionabile.
Una piccola delegazione di imprenditori è stata ricevuta a Palazzo Cesaroni. Gli imprenditori hanno così potuto esporre le loro richieste in presenza di Vincenzo Bianconi, Tommaso Bori, Thomas De Luca, Paola Fioroni, Andrea Fora, Valerio Mancini, Eleonora Pace, Stefano Pastorelli, Marco Squarta. Tutti i consiglieri hanno dichiarato disponibilità nei confronti delle richieste delle imprese Fipe Umbria e hanno impegnato la Regione a lavorare concretamente su questo fronte.
A rischio, è stato ribadito dagli imprenditori Fipe, ci sono almeno 1.50
La parola d’ordine è una sola: “Vogliamo ripartire”. Con questo obiettivo, Fipe Umbria, la maggiore organizzazione di rappresentanza degli oltre 5 mila bar e...
In un momento così difficile per la ristorazione italiana, c’è qualcuno che vince sfide importanti. E’ Giuseppina Mariotti del Ristorante Il Casale di Paciano,...
Usufruire del bando “Fondo salva made in Italy” per rilanciare ristoranti, agriturismi e produttori agricoli dell’Umbria, dopo la pandemia Covid. Il fondo garantisce ai titolari del canale horeca la possibilità di avere un rimborso per gli acquisti dei prodotti 100% made in Italy, grazie a una dotazione di 600 milioni di euro con cui le imprese possono richiedere un contributo a fondo perduto da 1.000 a 10.000 euro.
Cia Agricoltori Italiani Umbria, Confcommercio Umbria e i Gal del territorio regionali alleati strategici intorno alla opportunitĂ che offre il bando nazionale ai ristoratori, grazie al rinnovo del progetto Osterie del Gusto, e alla la creazione di un circuito composto da ristoranti ed agriturismi, denominato Gustum, che ha come obiettivo la valorizzazione del settore della ristorazione e della produzione agroalimentare del territorio umbro.
L’emergenza sanitaria ha costretto molti ristoratori ad incrociare le braccia e, d
“Per ora l’unica cosa certa sono le chiusure. Il passaggio dell’Umbria in “zona” arancione rende perciò ancora più urgente la questione dei ristori, che devono arrivare alle imprese dei pubblici esercizi, bar e ristoranti, in tempi rapidissimi e secondo modalità semplificate”, dice Romano Cardinali, presidente di Fipe Umbria Confcommercio.
“Intervenendo in audizione davanti alle Commissioni riunite Finanza e Bilancio del Senato – aggiunge il presidente Cardinali – Fipe ha chiesto diversi correttivi al decreto Ristori: di alzare il coefficiente di moltiplicazione per il calcolo dei contributi destinati alle imprese della ristorazione e di intrattenimento, a cominciare da quelle che operano nelle zone rosse e arancioni come l’Umbria, ulteriori settimane di Cassa Integrazione e liquidità a lungo termine.
Ci sono poi due aspetti essenziali sui quali intervenire il piĂą presto possibile: il credito, per il quale serve subito un p
Pesce, vino e olio. A fornire l’occasione per degustare e apprezzare le produzioni tipiche lacustri è l'edizione 2020 dell'Isola di Einstein, in programma dal...
La ripartenza è troppo lenta. Così, a due mesi dalla riapertura, la situazione dei pubblici esercizi è ancora molto difficile, come dimostra l’ultima indagine dell’Ufficio Studi di Fipe Confcommercio che fotografa bene anche la condizione umbra. Nonostante i fatturati siano in leggero recupero, si registrano perdite ancora del 40%, con effetti pesanti sulle prospettive e la sostenibilità economica delle aziende. Ad essere soddisfatti di aver riaperto sono poco più di 6 imprenditori su 10, circa il 61%, mentre sale la percentuale di chi ritiene che non riuscirà a tornare ai livelli di attività pre-Covid (68%), segno di un sentiment di forte preoccupazione nei confronti del futuro. Diminuisce di circa 4 punti rispetto al mese scorso la percentuale di chi valuta positivamente l'andamento dell’attività dopo la riapertura. Si passa dal 22,2% del mese scorso all’attuale 18% circa.
“In un clima di comprensibile sfiducia tra gli imprendito
L'Unione dei ristoratori e albergatori del Trasimeno lancia il suo piano di proposte e interventi per sostenere le imprese turistiche per quella che si...
Da quarantacinque anni opera nel settore della ristorazione e della ricettività turistica: oggi il Gruppo Aurora di Castiglione del Lago critica la gestione dell’emergenza...