"Dal 30 ottobre gli studenti medi dell’Umbria sono ingiustamente e illegittimamente differenziati e discriminati rispetto alla gran parte delle scuole medie del resto d’Italia". Comincia così una petizione sottoscritta da decine di genitori di alunni delle scuole media dell'Umbria per chiedere il ripristino delle lezioni tradizionali per i loro figli. Per questi studenti la scuola in presenza è ormai un ricordo da quasi un mese, sospesa e sostituita con la didattica a distanza dalle ordinanze della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei che di fatto hanno inasprito le misure governative che hanno lo scopo di prevenire il contagio da coronavirus.
Persino "il regime più ristretto previsto per la zona rossa (ma l’Umbria non lo è) - spiegano i firmatari - non nega a tutta la scuola media la didattica in presenza, ma la limita alla sola prima classe della scuola media. Dunque in Umbria dal 30 ottobre vige un regime più restrittivo e discriminante anc