Niente più zone rosse in Umbria, confermata in fascia arancione per il rischio Covid. Lo prevede la nuova ordinanza della Regione in vigore da lunedì 1 marzo.
Previste comunque alcune misure sia di carattere regionale sia specifiche per la provincia di Perugia (finora sottoposta alle norme più restrittive).
L'ordinanza sarà valida sino al 5 marzo in considerazione della scadenza del Dpcm del 14 gennaio e dell'entrata in vigore del nuovo cui l'ordinanza dovrà essere allineata. La Regione ha spiegato che l'ordinanza potrà essere suscettibile di proroghe o modifiche in ragione del nuovo quadro legislativo nonché dell'eventuale mutamento delle condizioni epidemiologiche. In tutta la regione rimane il coprifuoco dalle 21.
"E' un'ordinanza che durerà sino al prossimo venerdì - ha sottolineato la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei - in attesa del nuovo Dpcm. Continuando nei giusti comportamenti spero che già dalla settimana successiva si possano ave
Il Tar dell'Umbria ha sospeso la chiusura dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, per bambini fino a 36 mesi d'età, nella provincia di Perugia e nei comuni di quella di Terni dichiarati zona rossa per l'emergenza Covid. Ha infatti accolto il ricorso presentato da uno dei genitori contro l'ordinanza della Regione del 6 febbraio scorso.
Secondo i giudici il provvedimento impugnato "reca un pregiudizio evidente nei confronti della ricorrente e del minore rappresentato poiché nel sistema normativo statale si rintraccia la prescrizione che anche in zona rossa le scuole per l'infanzia restino aperte". Ha quindi fissato al 16 marzo la trattazione collegiale in camera di consiglio.
Il Tar ha invece respinto la parte del ricorso contro la stessa ordinanza della Regione per la parte che coinvolge l'istruzione primaria e secondaria (che deve svolgersi "esclusivamente con modalità a distanza").
"La gravità dell'incremento
Confcooperative Umbria leva il grido d’allarme delle imprese cooperative umbre a seguito della riunione del proprio Direttivo e l’entrata in vigore dell’Ordinanza della Presidente...
Ancora in crescita i ricoverati Covid in Umbria, a oggi 500, 16 in più di ieri, 77 dei quali (+4) in terapia intensiva. Emerge dai dati sul sito della Regione. I nuovi positivi registrati sono stati 190, i guariti 66 e i morti sei (840 in totale). Con gli attualmente positivi a quota 6.902, più 118. I tamponi analizzati sono stati 754 e i test antigenici 1.390. Con un tasso di positività del 25,1 per cento sui molecolari e dell'8,86 totale.
Intanto la presidente della Regione Donatella Tesei commenta le misure scattate oggi in tutta la provincia di Perugia e in sei comuni del ternano. "Un intervento duro, doloroso ma importante per evitare la diffusione del virus che è stato registrato da noi con la presenza nelle sue varianti, brasiliana ed inglese": lo ribadito la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei parlando dell'istituzione della zona rossa in provincia di Perugia e in sei comuni di quella di Terni. Lo ha fatto ai microfoni di TgC
Tutta la provincia di Perugia e sei piccoli comuni del Ternano saranno da lunedì prossimo in zona rossa. Lo prevede un'ordinanza che la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, si appresta a firmare. La presidente ha illustrato il provvedimento a tutti i sindaci in una lunga riunione terminata in serata. Prevista anche la chiusura totale di nidi e materne. Le disposizioni avrenno validità per due settimane.
Il resto della regione Umbria è invece in fascia arancione. In Umbria sono stati individuati 18 casi di variante inglese del virus Sars-Cov-2 e 12 di quella brasiliana, mentre su altri campioni sono in corso le analisi. Complessivamente sono stati 42 i campioni inviati all'Istituto superiore di Sanità. La variante brasiliana si presenta prevalentemente in ambito ospedaliero, mentre quella inglese si riscontra soprattutto sul territorio, in particolare nell'area tra Bastia Umbra, il Perugino e il Trasimeno.
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Da oggi l'Italia torna tutta in zona rossa, per gli ultimi 6 giorni di lockdown, fino all'Epifania, con la "pausa" arancione del 4 gennaio. Come successo per il Natale, anche il Capodanno sarà sorvegliato speciale da parte delle forze dell'ordine impegnate nei controlli non solo su strade e autostrade ma anche sul web, per intercettare i tentativi di organizzare feste e veglioni clandestini. L'obiettivo è quello di evitare assembramenti pericolosi, in particolare nella notte di San Silvestro quando il coprifuoco, che solitamente termina alle 5, sarà allungato fino alle 7 del mattino del primo gennaio.
Le restrizioni saranno quelle già predisposte nella settimana di Natale, dal 24 al 27 dicembre, con il divieto di spostamento se non per andare a trovare amici o parenti, in massimo due persone (ed eventuali figli sotto i 14 anni o persone disabili) e una sola volta al giorno. Stando sempre attenti comunque al divieto assoluto di muoversi nelle or